Referendum, ora ne parle-Rai. L’AgCom richiama Viale Mazzini, Sky e Mediaset: non si parla del voto del 4 dicembre

L'Agcom ha ordinato a Rai, Mediaset e Sky di "aumentari i tempi" dedicati al referendum costituzionale. E al Tg4 di dare più spazio alle ragioni del No.

Sembra che si parli solo di referendum, ma non per l’Agcom. L’Autorità per le comunicazioni, infatti, ha pubblicato i dati di monitoraggio relativi alle due settimane del periodo di campagna referendaria 31 ottobre – 13 novembre.

Ebbene, l’Agcom ha ordinato a Rai, Mediaset e Sky di “aumentari i tempi” dedicati al referendum costituzionale. In un comunicato si spiega che “l’Autorità ha ordinato alla Rai – in quanto già richiamata nella seduta dello scorso 10 novembre in qualità di concessionaria del servizio pubblico – di aumentare i tempi dedicati alla trattazione dell’argomento referendario sia nei notiziari, sia nei programmi di approfondimento, rivolgendo altresì un invito di analogo contenuto a Mediaset e a Sky”. “Il Consiglio – prosegue la nota – ha inoltre richiamato il Tg4 a riequilibrare entro la settimana in corso il tempo di parola a favore delle ragioni del No”.

Ma non basta. L’Agcom, infatti, ha esaminato anche gli esposti relativi alla trasmissione Che tempo che fa. “In relazione agli esposti riguardanti la presenza del presidente del Consiglio alla trasmissione Che tempo che fa – scrive ancora l’Agcom – il Consiglio ha ordinato alla Rai di far pervenire entro 24 ore la lista dei prossimi ospiti per poter valutare il rispetto delle condizioni di parità di trattamento ai sensi dell’art.8 del Regolamento della Commissione di Vigilanza in materia di par condicio referendaria, riservandosi la facoltà di adottare misure d’urgenza”. Infine, “relativamente agli argomenti diversi dal referendum, il Consiglio Agcom ha invitato le emittenti ad assicurare un’equilibrata presenza delle diverse forze politiche, nel rispetto della libertà editoriale delle emittenti medesime”.