Ora Italia Viva ha paura: l’addio di Renzi si avvicina?

Il partito di Renzi è al minimo storico di consensi. L'ampia pattuglia parlamentare teme di rimanere per strada alle prossime elezioni. E lui

Ora Italia Viva ha paura: l’addio di Renzi si avvicina?

Italia Viva ha paura che Matteo Renzi possa abbandonare la sua creatura. Presto, molto presto. Qualche giorno fa il Corriere della Sera ha scritto che il senatore di Scandicci aveva intenzione di abbandonare il suo progetto che stentava a decollare. E anche fedelissimi del calibro di Maria Elena Boschi ci stavano facendo un pensierino.

Ora Italia Viva ha paura: l’addio di Renzi si avvicina?

Ora a riportare le voci di un addio di Renzi sempre più vicino è Repubblica. Un addio che non sarebbe soltanto al partito ma alla politica. Per dedicarsi ad attività più soddisfacenti come quella di conferenziere. D’altro canto il partito è al minimo storico di consensi che per Swg sono poco oltre il due per cento. Iv naviga in acque incerte: i sondaggi politici dicono che, a 18 mesi dal lancio, il progetto non è decollato e la folta rappresentanza parlamentare (45 fra deputati e senatori) si interroga sul proprio futuro che, nelle condizioni attuali, garantirebbe la rielezione a pochi fortunati.

E questo fa il paio con l’intensa attività extra-politica dell’ex premier, che nel giro di un paio di mesi ha viaggiato quattro volte fra Africa e Medio Oriente, incontrando principi ereditari, sceicchi e capo di Stato. Conferenziere, facilitatore di investimenti, tessitore di rapporti internazionali: ruoli molteplici e non tutti chiariti, quelli di Renzi. L’unica certezza sono i redditi in aumento, per l’ex Rottamatore, che ha dichiarato oltre un milione di euro nel 2020, e la sua intuibile volontà di non rinunciare nell’avvenire alle missioni all’estero.

Renzi lascia Italia Viva e la politica?

E infatti lo schieramento a testuggine che ha permesso a Italia Viva di non disgregarsi al tempo della crisi, si va aprendo con il passare del tempo. E si sentono le voci critiche. Il deputato Camillo D’Alessandro, sempre con Repubblica, non nega che le sortite di Renzi sul rinascimento arabo o la sua presenza al Gp del Bahrein mentre l’Italia è in semilockdown “creano un problema di percezione da parte della gente di cui dovrebbe farsi carico. Ma sia chiaro: se siamo fermi al due per cento — spiega D’Alessandro — non è perché Matteo è antipatico. Ma perché la gente non sa in quale area politica finirà il proprio voto”.

Intanto proprio stamattina il segretario del Partito Democratico Enrico Letta, ha incontrato il leader di Italia viva Matteo Renzi. L’incontro, a quanto si apprende, è durato circa 40 minuti ed è stato definito franco e cordiale. Durante il faccia a faccia sono stati affrontati vari temi a partire dal Covid e dai vaccini. Fino ad arrivare al governo Draghi e al rapporto con il M5s. E Renzi a L’Aria che tira ha risposto proprio a una domanda sul tema:  “Io lascio la politica? Certi m5s dicono che dovrei smettere di fare politica, iniziassero loro a farla, fare il parlamentare e le conferenze in giro è assolutamente compatibile, finché non ci sarà una legge che lo impedisce lo farò, se ci sarà da scegliere sceglierò. La realtà è che qualunque cosa io faccia sono bersaglio mentre è fondamentale dire che Iv si è intestata alcune battaglie, dal family act al piano choc fino al piano sanità 2030”.

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