Ruby, Berlusconi: “Il processo vada avanti anche senza di me. La perizia psichiatrica è lesiva della mia storia e della mia onorabilità”

Per l'ex premier Berlusconi la perizia psichiatrica disposta dai giudici del processo Ruby è lesiva della sua storia e della sua onorabilità.

Ruby, Berlusconi: “Il processo vada avanti anche senza di me. La perizia psichiatrica è lesiva della mia storia e della mia onorabilità”

Per l’ex premier Silvio Berlusconi la decisione dei giudici di Milano del caso Ruby ter di sottoporlo a una “illimitata perizia psichiatrica” (leggi l’articolo) è “lesiva della mia storia e della mia onorabilità”, oltre che un “evidente pregiudizio nei miei confronti”. A scriverlo è stesso Cavaliere in una dichiarazione depositata al presidente del collegio che lo sta giudicando, spiegando che “non posso quindi accettare questa decisione” e affermando che “si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo” che definisce “ingiusto”.

“L’ipotesi di sottopormi ad una ampia ed illimitata perizia psichiatrica da parte del Tribunale – scrive Berlusconi nella dichiarazione depositata oggi dai suoi legali – dimostra, per ciò che ho fatto nella vita in molteplici settori fra cui l’imprenditoria, lo sport e la politica, un evidente pregiudizio nei miei confronti e ben mi fa comprendere quale sarà anche l’esito finale di questo ingiusto processo”.

“Non posso quindi accettare – spiega ancora il leader di Foza Italia – tale decisione, che è lesiva della mia storia e della mia onorabilità. Si proceda, dunque, in mia assenza alla celebrazione di un processo, che neppure sarebbe dovuto iniziare, nella consapevolezza che anche successivamente verrà riconosciuta la assoluta correttezza del mio comportamento e sarò assolto da ogni accusa”.

La Procura di Milano, afferma ancora Berlusconi, “nel corso dell’udienza dell’8 settembre, con toni e modi davvero inaccettabili nei confronti miei e dei medici che mi hanno per molte volte visitato, ha chiesto di disattendere” le conclusioni delle relazioni mediche della difesa, che nell’udienza di fine maggio avevano portato a un lungo rinvio del processo, e “di procedere oltre”. Per l’ex premier la decisione di sottoporlo non solo a una perizia “cardiologica”, ma anche “psichiatrica”, è “al di fuori di ogni logica” e “del tutto incongrua rispetto alla mia storia e al mio presente”.

La reazione di Berlusconi arriva all’indomani del conferimento dell’incarico ad un collegio di periti, dopo aver disposto la perizia medico legale l’8 settembre a seguito di un’altra istanza di legittimo impedimento per motivi di salute da parte dell’ex premier. I periti avranno tempo fino al prossimo 5 novembre, per stabilire se le condizioni di salute, anche psichiche, di Silvio Berlusconi gli consentano o meno di partecipare al processo Ruby ter in cui è imputato per corruzione in atti giudiziari con altre 28 persone, tra cui molte ‘olgettine’ accusate anche di falsa testimonianza.

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