Cristiani sempre, tra proclami e rosari. Ma sui santi le destre vanno un po’ in confusione. Tanto la “madre cristiana” quanto chi usava baciare i rosari si trovano un po’ in difficoltà persino quando devono istituire un nuovo giorno festivo, proprio in onore di un santo. Così il richiamo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sull’istituzione della giornata festiva per San Francesco sa un po’ di beffa per le destre, tanto attente ai valori cristiani.
Il capo dello Stato ha promulgato la legge che istituisce il 4 ottobre come festa nazionale in occasione di San Francesco, ma ha anche richiamato le criticità di un testo, voluto dalla maggioranza parlamentare, con diverse lacune. “Non posso non sottolineare l’esigenza che i testi legislativi presentino contenuti chiari e inequivoci”, scrive Mattarella ai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa.
Destre in confusione tra San Francesco e Santa Caterina: il richiamo di Mattarella
Il problema nasce dal fatto che il 4 ottobre non è solo San Francesco, ma anche la festa di Santa Caterina da Siena. Ora, con questa legge, San Francesco diventa una festività, mentre Santa Caterina no. Nel primo caso si chiudono scuole e uffici, nel secondo no.
Il problema deriva dal terzo articolo del testo che modifica una vecchia legge che prevedeva la festività “in onore dei patroni speciali d’Italia San Francesco e Santa Caterina”. Ma ora resta soltanto il fatto che “il 4 ottobre è considerata solennità civile in onore di Santa Caterina”.
Invece la nuova legge promuove San Francesco a festività, al contrario di Santa Caterina che così resta solennità civile, senza la chiusura di uffici e scuole. Insomma, una doppia veste per la stessa giornata, sia festiva che solennità civile. Tanto per fare un esempio della problematica, Mattarella fa praticamente notare che la solennità civile prevede alcune attività nelle scuole, ma quel giorno con la festività sono chiuse. Un bel controsenso.
Quindi va fatta una scelta, che vuol dire probabilmente abrogare “la solennità civile”, ovviamente “meno rilevante”. Mattarella sembra quasi rassegnato, tanto da offrire anche una soluzione a una maggioranza che fa fatica persino a scrivere una semplice legge per istituire una nuova festività.