Sconvolto il mondo della musica: è morto Pino Daniele. Poteva salvarsi se fosse andato all’ospedale di Grosseto e non fino a Roma

La chitarra perde l’angelo custode

di Marco Castoro

Back home… in viaggio per casa. È questo il testo dell’ultimo tweet (che rilancia un post di Facebook) sul profilo ufficiale di Pino Daniele di ritorno dalla serata di Capodanno a Courmayeur, trasmessa in diretta da Raiuno. Mentre nella sua Napoli, in piazza del Plebiscito, c’era l’altro veglione musicale di San Silvestro. Il tweet dell’artista napoletano risale a tre giorni fa.

IL MALORE

Domenica sera Pino Daniele si è sentito male all’interno del suo casale di campagna in Maremma (tra le frazioni di Pereta, Marigliano e Magliano in provincia di Grosseto) e alle 21,15 è arrivata la chiamata al 118. All’Asl di Grosseto dicono che dal casale hanno risposto che non c’era più bisogno perché il paziente aveva preferito partire verso Roma per recarsi da un medico di fiducia con un mezzo proprio. Forse si sarebbe potuto salvare. Il cardiologo dell’artista, Achille Gaspardone, ribatte dicendo che dopo 30 minuti dalla richiesta l’ambulanza non era ancora arrivata. Comunque è stata una volontà del cantautore farsi portare a Roma, all’ospedale S.Eugenio. Il cuore gli aveva già dato problemi. “La vita di Pino era appesa a un filo e lui lo sapeva bene – ha spiegato il cardiologo – Ogni giorno era un giorno di vita in più guadagnato. Daniele aveva una gravissima malattia alle coronarie da 27 anni, aveva subito ben 4 interventi di angioplastica.  Pino è giunto cadavere al S.Eugenio – ha dichiarato Gaspardoni – Sono state fatte tutte le manovre di rianimazione ma era già morto”. I funerali domani a Roma.

IL RICORDO DI SARA

La scomparsa del bluesman ha addolorato artisti e fan. A Napoli il sindaco De Magistris ha proclamato il lutto cittadino. A cominciare da Eros Ramazzotti tantissimi i ricordi dei suoi colleghi. Da Baglioni a Venditti, da Mannoia a Jovanotti, dai Negramaro a Bennato, da De Gregori alla Pausini.  Ma tra tutti i post quello più toccante l’ha scritto la figlia Sara, 18enne. “Ciao mia grande roccia. Grazie per avermi accompagnato in questi 18 anni della mia vita. Mi mancherai ogni giorno. Mi mancheranno i tuoi sorrisi, i tuoi consigli, ma soprattutto i tuoi abbracci. Quelli calorosi, avvolgenti, protettivi alla ‘ci sono io per te’. Anche se adesso starai facendo lo scugnizzo da qualche altra parte, sappi che qui avremo sempre bisogno di te. Adesso suonerai la chitarra lassù e farai sognare gli angeli con la tua musica, esattamente come hai fatto con noi qua. Fai buon viaggio…Ti amo”.

IL CASO LEGA

Un ricordo del cantautore è arrivato anche da Roberto Maroni: “Dolore e sgomento per l’improvvisa scomparsa di un grande”, ha scritto il presidente della Regione Lombardia chiudendo forse definitivamente la lunga polemica tra l’artista partenopeo e la Lega Nord. Negli ultimi anni le parti si erano riavvicinate, e durante l’esibizione della notte di San Silvestro a Courmayeur Daniele aveva cantato O scarrafone saltando il verso “Questa Lega è una vergogna”.

LE SUE CANZONI