Solo Renzi può salvare Ballarò. Il talk di Rai3 alle corde: altra sconfitta contro Floris. Giannini continua invano a invitare il premier

di Marco Castoro

Che cosa sta accadendo a Ballarò? Il talk di Raitre è imploso. La redazione è in subbuglio. Non tutti digeriscono con piacere la linea editoriale del conduttore-autore Massimo Giannini che farebbe carte false pur di avere ospite in trasmissione il premier Renzi. Le sue continue telefonate per invitarlo restano vane. Chi invece accetta volentieri l’invito è la truppa degli oppositori di sinistra del premier. A cominciare da Bersani, Camusso e Landini che ormai sono di casa. Così come i Cinque Stelle. Adesso che sono sdoganati dalla presenza in tv scelgono spesso le telecamere del talk di Raitre. Ma la linea antirenziana di Ballarò, seppure sottile e non dichiarata, non è gradita a molti. Sia all’interno della redazione, sia a Viale Mazzini sia a palazzo Chigi. Il capostruttura Luca Mazzà (vicedirettore di Raitre) se n’è andato ad Agorà e sicuramente qualche problema in famiglia l’avrà avuto pure Cecilia Carpio, inviata di Giannini ma anche moglie di Luca Bonaventura (il portavoce della Boschi). Il piano B della chiusura a fine anno rischia di concretizzarsi se lo share scenderà ancora sotto il livello di guardia degli inserzionisti e soprattutto se il competitor Floris continuerà a fare più ascolti. Anche martedì scorso la tappa è andata a La7. Le cifre ufficiali l’Auditel non le dice ma si parla di un punto in più. Seconda sconfitta consecutiva e terza in sei puntate. Campo Dall’Orto che non ama i talk pollaio ha poche ragioni per essere contento.

LA RAI LA FA PAGARE
Il televisore, inteso come elettrodomestico, fa parte ormai dell’antichità. È roba da vecchi dicono i nostri ragazzi. Tablet, smartphone, pc lo hanno sostituito. Però sul televisore si paga il canone, inteso come tassa di possesso. Così come chi ha un’automobile è obbligato a pagare il bollo. In pratica con il canone in bolletta basta vivere in una residenza che non sia quella dei genitori per pagare la tassa. Quindi anche su pc, tablet e smartphone si finirà per pagarne il possesso. Perché i contenuti della tv si possono vedere via internet. E quindi oltre all’abbonamento al gestore che ti permette di navigare in rete ecco pure il canone. Non solo, ci sono le pay tv alle quali ci si deve abbonare per vedere i contenuti. Ora anche la Rai ha nel cassetto il lancio di un’offerta sui contenuti via internet. Sul modello Netflix che sbarca in Italia. Contenuti a pagamento. Questa è la novità. Quindi la Rai – che già riceve dallo Stato l’80% del canone – ora vuole pure far pagare i contenuti. Se dovesse farlo viene da chiedersi se è giusto che tutta la torta del servizio pubblico debba continuare a essere mangiata da Viale Mazzini, quando la stessa Rai si comporta come gli altri broadcaster.

NELLA CASA C’È ROCCO
Stasera nella casa del Grande Fratello arriva l’ospite che non ti attendi: Rocco Siffredi. Varcherà la Porta Rossa e trascorrerà la notte con i ragazzi. Quale sarà la sua missione?

PACE MEDIASET-GOOGLE
Google/YouTube e il Gruppo Mediaset hanno trovato un accordo di collaborazione sui contenuti. L’intesa apre nuove prospettive nei rapporti tra i due player e pone fine a quasi otto anni di contenziosi.