Spazio ai social in tv, un’autorete. Affidarsi a Twitter e Facebook non porta ascolti. Rai, il caso Sardegna scuote la Tgr. Gli sforzi di La7

Ormai la tv è diventata schiava dei social. Non c’è programma che non lanci un hashtag su Twitter o un post su Facebook

di Marco Castoro

Ormai la tv è diventata schiava dei social. Non c’è programma che non lanci un hashtag su Twitter o un post su Facebook. Tutti pensano che i social portino ascolti. Che arruolino giovani alla visione del programma. Che finire tra i più twittati abbia il valore di una medaglia al merito. In realtà però, spesso si genera confusione e si snatura proprio il programma. Qualche esempio? Ballando con le stelle ha scelto la blogger Selvaggia Lucarelli in giuria perché seguitissima sui social. Su Twitter la banda di Milly Carlucci c’è finita ma per essere criticata e insultata. Soprattutto la Lucarelli. Bersagliata da tutte le parti. E per fortuna è una blogger che può vantare oltre 400mila follower. Tuttavia se si guardano gli ascolti alla voce giovani le percentuali sono irrisorie. Antinelli alla Domenica sportiva dà spazio ai social ma sorge spontanea la domanda: come fanno i giovani ad avvicinarsi al programma se poi a parlare in studio ci sono vecchie glorie come Pizzul e Trapattoni? Sul caso Totti non c’era trasmissione che non aveva un sondaggio sui social.

IL BUONGIORNO DI CAIRO – Il buongiorno di vede dal mattino. A La7 lo sanno bene. Al punto che la giornata lavorativa comincia di buon’ora alle 6 e prosegue per lungo tempo. Oltre dieci le ore giornaliere di diretta. Uno sforzo produttivo notevole, come sottolinea il patron Urbano Cairo, che nei giorni scorsi ha convocato i conduttori del mattino (Merlino, Tortora, Pancani, Sardoni e Ferrante)e il direttore del tiggì Mentana per fare il punto sulla situazione. Qualcosa in più si può fare sicuramente, tuttavia il patron è ben consapevole che lo sforzo si può intensificare e che le produzioni del mattino sono degli investimenti per la rete.

CARESSA COME SILVIO… – Nell’intervista realizzata al presidente del Milan Silvio Berlusconi, Fabio Caressa ha adottato il modulo speculare. È sceso in campo con lo stesso abito del Cav. Sembrava una divisa sociale: medesimo colore del vestito, della camicia, delle scarpe e delle calze. Niente cravatta. Due uomini in blue.

…E TELESE COME LIGUORI – Due indizi fanno un caso. Così come le apparizioni recenti di Luca Telese nel parterre di Tiki Taka. Il conduttore di Matrix appare nelle vesti di super tifoso della Roma e quando espone le sue tesi oltranziste (sfegatate come dicono a Roma) sembra di ascoltare l’altro opinionista giallorosso Paolo Liguori.

MISTERI DI SARDEGNA – È arrivato sul tavolo del direttore della Tgr, Vincenzo Morgante, il caso della redazione di Cagliari. C’è una lettera del cdr alla responsabile della redazione che chiede perché non sia stata data una notizia sulla chiusura delle indagini per alcuni consiglieri regionali su presunti illeciti nell’utilizzo di fondi pubblici. Uno è un giornalista della redazione, rientrato in sede dopo un periodo di aspettativa. “Quali che ne siano le ragioni – è scritto nella lettera del cdr – mostrarsi incerti o peggio omissivi nel dare conto di notizie sulla vicenda può ingenerare agli occhi di chi ci segue il sospetto che la redazione della Tgr venga meno ai suoi doveri di informare”.