Chi dice che lo spazio non serve a nulla? Hubble ci salva la vita. Dalla telemedicina all’energia. La ricerca aerospaziale traina il futuro

Dalla telemedicina all’energia. La ricerca aerospaziale traina il futuro. Sempre più spesso le tecnologie utilizzate nello spazio aiutano l'uomo sulla Terra.

Chi dice che lo spazio non serve a nulla? Hubble ci salva la vita. Dalla telemedicina all’energia. La ricerca aerospaziale traina il futuro

Nel film di fantascienza “Interstellar”, diretto da Christopher Nolan, si immagina che la Terra sia un pianeta ormai malato, flagellato da tempeste di polvere che rendono progressivamente impossibile la produzione di qualsiasi coltura, condannando l’umanità a morte certa. Di fronte a questo declino i governi reagiscono investendo ancora di più in agricoltura e azzerando i programmi spaziali, colpevoli di drenare risorse economiche più utili se investite per salvare il pianeta.

Addirittura, viene socialmente sdoganata la teoria complottistica secondo cui lo sbarco sulla Luna del 16 luglio 1969 sia stata soltanto una geniale mossa di propaganda per piegare i sovietici. Nel seguito del film si scopre che in realtà la NASA opera ancora clandestinamente con l’obiettivo di trovare una nuova Terra e assolderà l’eroe che poi salverà il mondo. Per chi non l’ha visto, il film è assolutamente consigliato.

Quello che è interessante è che l’opinione pubblica, soprattutto in tempi bui, è restia a supportare l’utilizzo dei soldi pubblici per progetti ambiziosi che potrebbero avere un ritorno mostruoso, ma è propensa a supportare progetti che abbiano un ritorno immediato, anche se effimero. Questa mentalità è presente anche oggi nel dibattito sullo spazio. Il ragionamento, che si trova anche in tanti commenti su Facebook, suona più o meno così: “Perché spendere miliardi per andare sullo spazio quando qui sulla terra milioni di esseri umani muoiono per le malattie e patiscono la fame o la disoccupazione? Usiamoli piuttosto per lenire le loro sofferenze”.

Dall’archivio: Torna la corsa allo spazio. Ed è una buona notizia. La Russia fuori dall’Iss è il segnale. Riparte una sfida che serve alla ricerca.

DAL CINEMA ALLA REALTÀ. Queste preoccupazioni non vanno demonizzate, bisogna dare invece risposte concrete ed esempi di come gli investimenti sullo spazio migliorino la nostra vita sulla terra. Un esempio, riportato sul profilo Linkedin di Emilio Cozzi, è quello citato da Federico Ronchetti, ricercatore in forze all’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare): un algoritmo sviluppato per correggere i difetti dello specchio del telescopio spaziale Hubble è stato applicato alle mammografie fatte per prevenire il cancro al seno.

Risultato: tumori altrimenti invisibili sono diventati visibili e quindi trattabili per tempo. “La nuova tecnica diagnostica viene dallo spazio. Letteralmente” è la conclusione del ricercatore. Una tecnologia sviluppata per scovare pianeti nello spazio profondo aiuta a salvare vite scovando tumori nascosti. Nel campo medicale è da segnalare la ricerca in microgravità, possibile solo fuori dall’atmosfera terrestre. Per esempio, nel campo dell’osteoporosi, una malattia che colpisce gli astronauti nello spazio e i nostri nonni sulla Terra.

APPLICAZIONI CONCRETE. Su questo sta lavorando anche la società napoletana ALI, in collaborazione con il Marscenter di Marcello Spagnulo, che ha sviluppato l’esperimento ReADI FP (Reducing Arthritis Dependent Inflammation First Phase) che tra qualche mese sarà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Impossibile non citare il GPS, presente nella vita quotidiana di ognuno di noi, ma che soprattutto consente operazioni di salvataggio in zone di crisi che altrimenti sarebbero impossibili. Oggi lo diamo per scontato, ma esiste solo grazie a dei satelliti artificiali che orbitano da anni attorno al nostro pianeta.
Ci sono tantissimi altri esempi, dalle pompe cardiache alle protesi per gli atleti, dal memory foam dei nostri materassi ai sistemi antifumo delle nostre case. Derivano tutti da tecnologie utilizzate per lo spazio.

C’è da scommettere che nei prossimi anni gli avanzamenti nel campo dell’efficienza energetica e dell’uso delle rinnovabili arriveranno proprio dalle sfide che incontreranno robot e astronauti che si avventureranno nelle lande lunari e marziane. Per chi vuole scoprire altri prodotti, tecnologie e servizi che rendono migliore la vita sulla terra e che derivano dallo spazio, consiglio di spulciare questo sito della Nasa che contiene oltre 2.000 esempi di questo tipo. Utile anche visionare il post di Emilio Cozzi. Investire nello spazio conviene. E può salvarti la vita.

Per domande, curiosità, suggerimenti: pietro@infinitimondi.space.