Squilla un telefono alla Scala di Milano, chi è il maestro Riccardo Chailly che ha interrotto il concerto

Squilla un telefono alla Scala di Milano: perché il maestro Riccardo Chailly ha fermato l’esibizione dell’orchestra durante Patria Oppressa?

Squilla un telefono alla Scala di Milano, chi è il maestro Riccardo Chailly che ha interrotto il concerto

Squilla un telefono alla Scala di Milano, chi è il maestro Riccardo Chailly che ha interrotto il concerto e quali sono stati i motivi dell’interruzione.

Squilla un telefono alla Scala di Milano durante il concerto Cori e sinfonie di Giuseppe Verdi

Nel corso della seconda replica del concerto di Cori e sinfonie di Giuseppe Verdi, uno spettatore che si trovava al teatro alla Scala di Milano presso il quale era stato organizzato l’evento si è reso protagonista di uno spiacevole episodio. Durante il concerto, infatti, il telefono dello spettatore ha cominciato a squillare disturbando musicisti e presenti in sala.

Allo squillo del telefono, tuttavia, è intervenuto il maestro Riccardo Chailly che ha subito interrotto il concerto. Rivolgendosi in modo diretto al proprietario del dispositivo, poi, il maestro Chailly ha dichiarato: “Risponda pure, noi riprendiamo dopo”.

Sulla base di quanto riferito da fonti che si trovavano al teatro alla Scala per Cori e sinfonie di Giuseppe Verdi, il cellulare avrebbe cominciato a suonare nel momento di maggiore tensione emotiva dell’evento ossia durante l’esecuzione di Patria Oppressa.

Chi è il maestro Riccardo Chailly che ha interrotto il concerto e qual è stato il motivo dell’interruzione

Dopo aver fermato i musicisti e aver invitato lo spettatore a rispondere, il maestro Riccardo Chailly ha spiegato per quale motivo abbia deciso di interrompere l’esibizione dell’orchestra.

Il direttore, infatti, ha guardato il pubblico in sala e con estrema franchezza ha affermato: “Vedete amici, siamo in molti in questo grande viaggio Verdiano con l’orchestra e il coro della Scala, ma non siamo soli perché stiamo realizzando un’incisione per la Decca di Londra per cui saremo ancora molti di più. È una cosa importante. ‘Patria oppressa’ con l’ostinato del telefonino non è possibile”.

Le parole del maestro sono state accolte dagli spettatori con un forte e lungo applauso al termine del quale l’orchestra del Piermarini ha potuto riprendere la propria esecuzione del brano, ricominciando dal principio.