Tranne lo slovacco Fico, nessun europeo è andato a Mosca il 9 maggio per la ricorrenza della vittoria sui tedeschi. Ora si è riaccesa la discussione sul contributo russo alla guerra. C’è chi dice che senza la Russia l’America non avrebbe vinto e chi dice il contrario.
Renzo Valente
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Gentile lettore, sono veri entrambi gli assiomi: senza l’America la Russia avrebbe perso, e senza la Russia l’America non avrebbe vinto. Sappiamo che la Storia non si fa con i se, però è utile, come metodo di studio, valutare le conseguenze che questo o quello sviluppo avrebbero potuto avere. Dunque, se Stalin non avesse ricevuto i rifornimenti americani, la Russia pur con l’eroismo dei suoi soldati non avrebbe sconfitto le armate tedesche, rinforzate da contingenti fascisti di mezz’Europa: italiani, croati, rumeni, ucraini, baltici, finnici. Presumibilmente Hitler si sarebbe impossessato della Russia europea, fino agli Urali. Poi, come e per quanto la Wermacht avrebbe potuto contenere la resistenza clandestina russa, è questione impossibile da risolvere. In questo scenario, ovvero se la Russia non avesse sconfitto i tedeschi al costo di 25 milioni di morti, infliggendo all’Asse circa 8 milioni di caduti e perdite materiali devastanti, sarebbe stato impensabile lo sbarco alleato sul continente. Si sarebbe probabilmente creato uno stallo, una tregua armata: da una parte la Germania padrona dell’Europa dai Pirenei agli Urali e dall’altra gli angloamericani padroni delle vie marittime. I due blocchi si sarebbero fronteggiati per anni, con esiti imprevedibili, ma che avrebbero totalmente cambiato il corso della Storia.