Strage di Bologna, l’appello del Comune e dei familiari delle vittime: “Possono esserci ancora foto e filmati inediti utili alle indagini”. Merola: “Mancano i mandanti”

“Il 2 agosto 1980, per molti era il giorno di partenza per le ferie. Molti hanno scattato fotografie e filmato il loro arrivo in stazione o quando sono saliti sul treno. Hanno documentato cosa hanno fatto, anche prima delle 10.25. Chiediamo a chi ha dei documenti di farceli avere, di consegnarli all’associazione o ai giudici”. E’ l’appello rivolto dal presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi. Un invito che anche il Comune di Bologna a tutti coloro che passarono, quel giorno, da Bologna.

“Possono esserci dei filmati, inediti o privati, che se venissero consegnati all’associazione o ai giudici – ha spiegato ancora Bolognesi – potrebbero essere utili perché possono essere d’aiuto per individuare altre persone che, il 2 agosto 1980, erano presenti a Bologna. Molto probabilmente, non c’erano solo quelle tre o quattro persone che sono state individuate, ma sicuramente ce ne erano altre. Stimiamo dalle venti alle trenta persone. E’ possibile che ci fossero altre persone interessate alla vicenda”.

Presenze che, sempre secondo Bolognesi, erano legate ai “servizi, ad ambienti neofascisti. Secondo noi a Bologna c’era una struttura che ha fatto una cosa del genere. Quello che è accaduto non possono averlo fatto due o tre persone solo. Se seguite il processo a Cavallini, da li’ si capisce che ha agito un gruppo”

“Non abbiamo bisogno di aggiornare le parole, perché la novità principale continua a mancare: i mandanti. I nomi dei mandanti”. Ha detto il sindaco di Bologna, Virginio Merola, intervenendo a margine della presentazione del programma di iniziative per commemorare il 39/o anniversario della Strage alla Stazione centrale di Bologna. “Insisteremo – ha aggiunto Merola – come ogni anno, per il 39/o anno, per dire che per noi una verità è acclarata dalla magistratura: è stata una Strage a opera di terroristi fascisti. Dopodiché più che occuparci di discutere questo, sarebbe ora di preoccuparci di arrivare alla verità dei mandanti in modo da avere una giustizia completa. Una giustizia, ripeto, quella che chiedono i familiari delle vittime ma che chiediamo anche noi come cittadini bolognesi”.