Strage di Ustica, ultimatum a Difesa e Trasporti. Ignorati i risarcimenti alla compagnia Itavia. Interviene il Tar

Altra condanna sul caso Ustica per i Ministero della difesa e dei trasporti. Il Tar del Lazio, accogliendo il ricorso presentato dai commissari di Aerolinee Itavia, la compagnia aerea finita in amministrazione straordinaria e in liquidazione, hanno condannato i due dicasteri a pagare gli oltre 265 milioni di euro di risarcimento per il disastro aereo del 27 giugno 1980, quando il Dc-9 Itavia, partito da Bologna e diretto a Palermo, precipitò al largo dell’isola di Ustica. Una tragegia in cui persero la vita 81 persone.

La sentenza emessa nel 2013 dalla Corte d’Appello di Roma e confermata nel 2018 dalla Cassazione non è stata ancora rispettata dai due dicasteri. E ai ministri Lorenzo Guerini (nella foto) e Paola De Micheli è stato imposto di provvedere al pagamento entro 90 giorni. In caso contrario ci penserà, nella veste di commissario ad acta, il Ragioniere dello Stato.

Ad aprile intanto sempre la Corte d’Appello ha condannato i due Ministeri a pagare all’Itavia anche altri 330 milioni, per il danno aggiuntivo subito dalla compagnia calabrese che, subito dopo il disastro, perse le concessioni e nel giro di qualche mese fu costretta a dichiarare il fallimento. Ieri, infine, la Cassazione ha respinto il ricorso dei due dicasteri e confermato la sentenza della Corte d’appello di Palermo che assegna un risarcimento ai familiari di sei vittime della strage.