Sull’omicidio di Primavalle gli inquirenti sono ancora a caccia del movente. Ma Gasparri non ha dubbi: colpa degli stupefacenti

Sull'omicidio di Primavalle gli inquirenti sono ancora a caccia del movente. Ma Gasparri non ha dubbi: colpa degli stupefacenti

Sull’omicidio di Primavalle gli inquirenti sono ancora a caccia del movente. Ma Gasparri non ha dubbi: colpa degli stupefacenti

Il movente dietro l’omicidio di Primavalle non è ancora chiaro agli inquirenti ma Maurizio Gasparri ha già le idee chiare su cosa abbia spinto il 17enne originario dello Sri Lanka a uccidere la coetanea Michelle Maria Causo.

Dalla Procura di Roma, infatti, trapela che “tutte le piste sono aperte” e che nel corso dell’interrogatorio del giovane, svolto in Questura, l’arrestato non ha fornito una spiegazione valida per questo non si esclude che la lite, culminata con l’accoltellamento, possa essere scattata o per un approccio sessuale respinto, come affermato dal padre della ragazza, o per un presunto debito da 40 euro che la giovane aveva con il 17enne forse per questioni legate agli stupefacenti come riportano alcuni quotidiani.

La certezza di Gasparri sull’omicidio di Primavalle

Dubbi che evidentemente non ha il forzista Gasparri che sembra avere già capito tutto visto che ha affermato: “Anche dietro l’orrendo delitto di Primavalle, che ha visto protagonista un diciassettenne in preda alla follia, spunta la droga. Pare che il ragazzo avesse consumato un mix micidiale di anfetamine e bibite, seguendo le mode di alcuni presunti generi musicali, in realtà, demenziali”.

Una certezza per la quale il senatore e vicepresidente del Senato si lancia all’attacco: “Eppure c’è qualcuno che ostenta cartelli per legalizzare le droghe. C’è chi minimizza il problema della tossicodipendenza e vorrebbe un mondo pieno di sostanze stupefacenti e di follia. Contrastare le droghe, come intende fare il governo, riproporre la cultura della prevenzione e del recupero, aiutare chi cade in questo gorgo, indicando la via dell’uscita dalla droga, e non quella della legalizzazione degli stupefacenti, rappresentano le uniche scelte possibili”.