Taiwan teme il disimpegno americano dal Pacifico e cerca di garantirsi il supporto di Trump annunciando nuovi acquisti di armi statunitensi

Taiwan teme il disimpegno americano dal Pacifico e cerca di garantirsi il supporto di Trump annunciando nuovi acquisti di armi statunitensi

Taiwan teme il disimpegno americano dal Pacifico e cerca di garantirsi il supporto di Trump annunciando nuovi acquisti di armi statunitensi

A dispetto delle dichiarazioni pubbliche, Taiwan teme un possibile disimpegno americano dal Pacifico. Proprio per questo, secondo i media locali, il governo di Taipei sta cercando di garantirsi il favore di Donald Trump annunciando nuovi acquisti di armi statunitensi e chiedendogli di rafforzare i legami in materia di sicurezza con gli Stati Uniti in chiave anti-cinese.

A dirlo è il viceministro degli Esteri dell’isola, Francois Wu, in un’intervista a Bloomberg. “Credo che esista un modo per instaurare un rapporto di sicurezza più stretto, anche se non ufficiale, con gli Stati Uniti”, ha affermato Wu. “Stiamo pregando affinché ciò avvenga, e questo invierà anche un messaggio alla Cina: non toccherete così facilmente Taiwan”.

Taiwan teme il disimpegno americano dal Pacifico e cerca di garantirsi il supporto di Trump annunciando nuovi acquisti di armi statunitensi

Il presidente taiwanese William Lai ha annunciato lo scorso mese che Taiwan aumenterà la spesa per la difesa a oltre il 3% del PIL. Un incremento significativo, ma ben lontano da quanto richiesto dal presidente USA Donald Trump, che ha fissato al 10% del PIL la quota che Taipei dovrebbe destinare alla difesa.

“Con l’aumento del nostro bilancio per la difesa, ovviamente il risultato sarà l’acquisto di più armi americane, perché gli europei non vogliono vendercele”, ha dichiarato Wu dal suo ufficio a Taipei. Ha poi aggiunto che, a differenza della clamorosa lite tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, avvenuta venerdì scorso alla Casa Bianca, una situazione simile non si sarebbe mai verificata tra Taiwan e gli Stati Uniti. D’altronde, Taiwan non è riconosciuta ufficialmente da Washington e quindi un incontro del genere, al momento, non è ipotizzabile.