Terapie intensive già sotto pressione. L’allarme dell’associazione degli anestesisti: “Se il trend non muterà ci attendiamo il doppio dei ricoveri”

“Ci attendiamo un raddoppio dei ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva nella prossima settimana se il trend non muterà, ed in attesa degli eventuali benefici derivanti dalle misure dell’ultimo dpcm che potranno però evidenziarsi non prima di altri 10 giorni”. E’ quanto ha detto all’Ansa il presidente dell’Associazione Anestesisti rianimatori ospedalieri (Aaroi) Alessandro Vergallo. Le terapie intensive, ha sottolineato il presidente dell’Aaroi, “sono già sotto pressione. A fronte di ciò e dell’assenza di una medicina territoriale, la proposta di lockdown nazionale è a questo punto ragionevole”.