Test sierologici su un campione di 150mila persone. Via libera di Palazzo Chigi all’acquisto dei kit. Nel Lazio indagine epidemiologica su militari e operatori delle forze di polizia

Il commissario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, secondo quanto apprende l’Ansa citando fonti di governo, ha avuto ieri sera da Palazzo Chigi l’incarico di avviare la procedura pubblica per la ricerca e l’acquisto dei test sierologici per la ricerca degli anticorpi del virus Covid-19. I test, che dovranno rispondere ad una serie di caratteristiche individuate dal ministero della Salute, saranno somministrati ad un campione di 150mila persone individuate su scala nazionale e suddivise per profilo lavorativo, genere e 6 fasce di età. Il test sierologico dovrebbe consentire di individuare i potenziali ‘immunizzati’ dal Coronavirus, cioè coloro che lo hanno già contrattato e sono guariti, anche a loro insaputa.

Intanto la Regione Lazio sta mettendo a punto un programma di sorveglianza epidemiologica che coinvolgerà circa 60 mila persone appartenenti alle forze armate e alle forze di polizia. Il programma, ha spiegato l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, su basato sui test sierologici “la cui sperimentazione è stata svolta dall’INMI Spallanzani e dal Policlinico di Tor Vergata”. “Operativamente – ha spiegato l’assessore regionale – il personale delle Forze dell’Ordine verrà sottoposto ai test secondo modalità decise da ogni corpo di appartenenza per definire con maggior precisione la situazione epidemiologica e guidare interventi di controllo mirato, basati sulla ricerca di anticorpi su aree a rischio più elevato. Questa strategia è stata decisa dal servizio sanitario regionale del Lazio per capire la circolazione virale e la necessità di assicurare interventi di sorveglianza sanitaria. È un impegno rilevante ma che consideriamo strategico”.