di Marco Castoro
Tra i vertici di Mediaset non c’è più tanto entusiasmo quando si parla del canale all news del Biscione. In molti rimpiangono il dinamismo di Mario Giordano che dava a Tgcom 24 un ritmo caratteristico da breaking news. Ora con la direzione di Alessandro Banfi le notizie sembrano diventate più pacate. In sostanza se la prendono un po’ più comoda in un’atmofera sorniona. Sembra quasi che dicano: ma chi ce lo fa fare a venire fuori? Meglio restare nel gobbo. Per non parlare delle meteorine che sembrano uscite da un collegio. Rispetto a Sky Tg24 si è indietro anni luce. Perfino Rai News a confronto sembra la Cnn. Tuttavia il dubbio tormentone resta: ma in tempi di pubblicità con il contagocce vale ancora la pena spendere e investire per una rete che fa una media di share dello 0,2-0,3%? Oppure è meglio cambiare canale? Intanto però la poltrona di Banfi è a rischio anche per quanto riguarda la politica. Le larghe intese sono viste dai berlusconiani come fumo agli occhi e Banfi è il direttore democristiano per eccellenza, stimato e apprezzato dal premier Enrico Letta. Si è parlato di una sua sostituzione con Alessandro Sallusti, ma l’attuale direttore del Giornale difficilmente accetterà un incarico che non ritiene alla sua altezza.
Rai, slitta la nomina di Fiorespino
Tutto confermato per quanto riguarda la nomina alla Tgr, mentre è slittato il cambio della guardia per la poltrona di capo del personale. Per ora rimane Luciano Flussi, in attesa di una nuova collocazione, anche perché il ruolo di direttore aggiunto a Rai pubblicità non era proponibile. Avrebbe scatenato un putiferio. Dunque Valerio Fiorespino dovrà ancora aspettare qualche giorno. Invece tutto fatto per la Tgr con la direzione affidata a Vincenzo Morgante, il responsabile della sede Rai della Sicilia, stimato e apprezzato dall’Opus Dei, dall’ex presidente del Senato Renato Schifani e dalla procura di Palermo. Ancora non è stato deciso chi prenderà il suo posto a capo della sede siciliana.
Chiabotto a mensa
Che cosa ci faceva Cristina Chiabotto alla mensa di Mediaset? Forse era venuta a fare la… caritas.
Crisi di identità per Crippa
Ormai il direttore generale dell’informazione di Mediaset non è più sicuro neanche del suo nome. Mi chiamo Maurizio o Mauro Crippa? Ora che perfino Sgarbi sulle colonne del Giornale l’ha chiamato Maurizio. A Cologno gli stanno organizzando una nuova carta d’identità con il nome Maurizio.
La Perego sceglie il trash
Svolta alla Vita in diretta, sempre alla ricerca di ascolti, dopo l’avvio di stagione piuttosto deludente. Paola Perego ha messo a confronto Marina Ripa Di Meana con Alda D’Eusanio e si è scatenato un putiferio. Se i risultati saranno positivi nelle prossime puntate vedremo Sgarbi, la Parietti, Cruciani e Parenzo.