Tom Cruise, sacerdote mancato per colpa dell’alcol

tomcruiseÈ risaputo che Tom Cruise abbia sfiorato una vita da seminarista prima di intraprendere la carriera dell’attore, ma ora si è scoperto che è stato l’alcol ad impedirgli di indossare l’abito talare. La star di Hollywood, che è notoriamente uno dei principali seguaci della chiesa di Scientology, da adolescente aveva tutte le intenzioni di diventare prete cattolico, ma le sue ambizioni sono state troncate quando gli è stato suggerito di non tornare nel seminario di Cincinnati dove aveva già passato due anni. L’amico dell’attore Shane Dempler ha raccontato al New York Daily News cosa è successo, ricordando di quando era entrato in una stanza del seminario dove erano stipati degli alcolici e ne aveva prese un paio con Tom.

“Ne ho lanciate tipo sei a Tom – ha raccontato Dempler – si sono rotte quasi tutte ma siamo riusciti a prenderne un paio e nasconderle nei boschi vicini. I preti non ne se erano nemmeno accorti, finché alcuni degli altri ragazzi hanno coperto del nostro piano, sono andati di nascosto nei boschi e si sono ubriacati. Sono stati beccati barcollare lungo la strada per il seminario e costretti a confessare. La scuola ha scritto una lettera ai nostri genitori dicendo che gli piacevamo ma che avrebbero preferito che non ritornassimo. Così non siamo stati propriamente cacciati, ma solo invitati a non andarci più”.

Shane, che ha studiato con l’attore 50enne dal 1976 al 1977, afferma che entrambi fossero propensi a diventare preti, ma ritiene che non avessero l’età giusta per prendere decisioni serie sul loro futuro. Tom “aveva una forte fede cattolica. Andavamo a messa, passavamo il tempo nella cappella e ci piaceva ascoltare le storie dei preti. Pensavamo che i sacerdoti avesseo un grande stile di vita ed eravamo molto interessati al sacerdozio. Ma per la verità eravamo troppo giovani per prendere questa decisione”. A scuola, Tom aveva dimostrato i primi segni del suo talento attoriale. “Nello sport e nella recitazione lui usciva dal guscio. Erano comopetizioni e se c’era da competere lui ci stava. Altrimenti stava ad osservare la scena. Abbiamo avuto un grande maestro di teatro in padre Aubert Grieser. Ci ha insegnato come parlare in pubblico”.