Comunque vada a finire Il Sole 24 Ore esce con le ossa rotte dall’inchiesta sulle presunte copie digitali gonfiate. E com’è naturale che fosse il direttore Roberto Napoletano (indagato) è stato costretto a farsi da parte. Seppur ha provato in tutti i modi a resistere anche se sfiduciato quasi dall’intero corpo redazionale. Il Consiglio d’amministrazione si è riunito nel pomeriggio di oggi prendendo atto della richiesta del direttore Napoletano e collocandolo, quindi, in aspettativa non retribuita. Napoletano aveva offerto l’autosospensione dalla direzione, una misura che non convinceva affatto il corpo redazionale. La direzione è stata assegnata ad interim a Guido Gentili, attualmente editorialista del quotidiano della Confindustria. Gentili è stato già direttore del Sole dal 2001 al 2005. Ancor prima ha diretto il settimanale Il Mondo, ed è stato a capo della redazione romana sia del Sole che del Corriere della Sera.
Il successore – Il nuovo direttore sarà scelto entro pochi giorni. Intanto l’assemblea di redazione dei giornalisti del Sole 24 Ore è convocata per la mattinata di domani. Il presidente del gruppo Sole 24 Ore, Giorgio Fossa, e l’amministratore delegato, Franco Moscetti, hanno comunicato al comitato di redazione del giornale di via Monte Rosa che l’ormai ex direttore viene messo in aspettativa per un massimo di 6 mesi a partire da domani. Lasciando così tutte le direzioni: quotidiano, Radio 24, Radiocor e direzione editoriale. Smentite dallo stesso Fossa le ricostruzioni che sostenevano una spaccatura rispetto alla linea di Luigi Abete. Tanto che le scelte sarebbero state prese dal Cda all’unanimità. Ora può partire così il toto direttore per guidare il quotidiano economico. In pole position per prendere la tolda di comando del Sole ci sarebbe l’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli. Per lui si tratterebbe di un ritorno in via Monte Rosa a Milano.
L’inchiesta – Il giornale intanto non è in edicola nemmeno oggi. Una quattro giorni di sciopero che potrebbe essere interrotta per far tornare il primo foglio economico nelle edicole a partire già da domani. Ma niente è scontato. Decisivo sarà il comitato di redazione di domattina. L’inchiesta giudiziaria, invece, prosegue e il consiglio di amministrazione della società ha dato mandato all’amministratore delegato “di porre in essere le più opportune iniziative e azioni in ogni competente sede, a tutela dell’immagine e degli interessi della Società, anche in relazione agli sviluppi dell’indagine”. Che non è solo quella relativa alla diffusione delle copie digitali, ma riguarderebbe anche la gestione sociale e alcune operazioni straordinarie condotte. Oltre a Napoletano ci sono altri otto indagati nell’inchiesta. Il giornale avrebbe perso 49 milioni di euro solo nei primi sei mesi dello scorso anno. Ma la situazione è complicata non solo per il quotidiano, tanto che nel pomeriggio di oggi è stato indetto uno sciopero di tutti i dipendenti del Gruppo 24 Ore per la giornata di mercoledì 15 marzo. Le rappresentanze sindacali unitarie, nell’annunciare la protesta, guardano oltre l’inchiesta chiedendo lumi sul futuro a Confindustria “sull’aumento di capitale, e sull’urgente definizione delle strategie utili al rilancio del Gruppo, affinché possa ritornare al ruolo che gli compete”.