Transizione ecologica in ritardo. Ecco perché Cingolani va sfiduciato. Parla la deputata ambientalista Rossella Muroni: “Questo ministro dà ancora sussidi dalle fonti fossili”

Parla la deputata ambientalista Rossella Muroni: "Il ministro Cingolani dà ancora sussidi dalle fonti fossili".

Transizione ecologica in ritardo. Ecco perché Cingolani va sfiduciato. Parla la deputata ambientalista Rossella Muroni: “Questo ministro dà ancora sussidi dalle fonti fossili”

Una mozione di sfiducia per Roberto Cingolani che non ha difeso nemmeno il Superbonus, “introdotto dal governo Conte 2”. Rossella Muroni, deputata ambientalista di FacciamoEco, chiede un nuovo ministro “all’altezza” della sfida: “Non ha capito la sua missione”.

L’azione di Cingolani è stata così negativa da richiedere una mozione di sfiducia?
“Continua a fare delle interviste che parlano di se stesso e non di quello che vuole fare per il Paese. Abbiamo voluto annunciare la mozione di sfiducia durante la votazione della Legge di Bilancio perché è stato raggiunto l’apice. Nel provvedimento non c’è nemmeno un avvio del taglio dei sussidi alle fonti fossili, che toglierebbe risorse alle attività inquinanti per spostarle su quelle sostenibili”.

Ma quali sono le mancanze che ritenete così gravi tanto da chiedere la sostituzione al Mite?
“Non ha fatto la battaglia per il rafforzamento del sistema dei controlli. C’è una legge del 2016, ma mancano i decreti attuativi. Un ministro della Transizione ecologica dovrebbe pretendere un meccanismo efficiente di controlli ambientali”.

Questo giustifica una mozione di sfiducia?
“L’azione di governo sulla transizione ecologica è stata nel suo complesso largamente deficitaria. Non capisco cosa intenda Cingolani quando parla di lavoro finito. Sembra non aver capito quale sia la sua missione. Con tutto il rispetto, è meglio che torni al suo vecchio lavoro”.

Nella Legge di Bilancio ci sono però degli investimenti, come quello sul Fondo italiano per il clima…
“Ci sono cose positive, l’ho detto anche in Aula. Manca però un protagonismo della transizione ecologica, questo governo era stato definito ambientalista da Draghi. E questa non è una Legge di Bilancio ambientalista. Gli emendamenti non sono stati nemmeno discussi, sono stati bocciati in tronco”.

Non c’è stato tempo o è mancata l’intenzione?
“Alla Camera è stato concesso il voto di una manciata di emendamenti, in quattro ore di tempo. È stato dichiarato inammissibile un mio emendamento presentato per innalzare le royalties sulle concessione estrattive. In Italia le compagnie pagano il 7% mentre in altri Paesi si arriva il 20%. Ma se non si aumentano le royalties in una Legge di Bilancio, qual è lo strumento da utilizzare? Come si può definire questo emendamento inammissibile per estraneità di materia?”.

Ma almeno c’è stata la conferma del Superbonus…
“È una misura introdotta dal Conte 2, voluta da Fraccaro in particolare, prima del Covid e difesa con le unghie. È stata progettata per l’efficientamento energetico degli edifici. Cingolani non se n’è occupato, non ha proposto un cambiamento, una sua idea, più che legittima, sul Superbonus. È quantomeno un segnale di disattenzione, se non di incapacità di cogliere l’importanza della questione”.

Chiedete, in sintesi, un nuovo ministro?
“Al Paese occorre un ministro della Transizione ecologica all’altezza”.

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