Tutti i silenzi della Raggi. Dalla Muraro alle faide nel Movimento, dieci domande alla sindaca di Roma

Virginia Raggi parla poco con la sua città. O perlomeno risponde poco alle domande che potrebbero arrivarle dai cittadini e per loro conto dai giornalisti

La sindaca di Roma parla poco con la sua città. O perlomeno risponde poco alle domande che potrebbero arrivarle dai cittadini e per loro conto dai giornalisti. Perché su Facebook o sui social network Virginia Raggi non fa mancare il suo punto di vista con monologhi e lunghi video senza contraddittorio. Una forma di comunicazione che nemmeno in Unione Sovietica. Perciò ieri ha convocato la seconda conferenza stampa da quando è stata eletta, ma a scanso di equivoci ha invitato solo i giornalisti amici. Geniale: il miglior modo per sfuggire alle domande più scomode, come quelle che dopo oltre tre mesi questo giornale le pone adesso chiaramente, fiducioso che la prima cittadina non risponda solo ai giornali amici ma anche a chi svolge onestamente il proprio mestiere riconoscendone tanto i meriti (a oggi purtroppo pochi) quanto i passi falsi.

1.Perché nonostante tutti gli impegni dei Cinque Stelle sull’onestà e le forti richieste che arrivano anche dal Movimento continua a difendere l’assessore Paola Muraro, indagata con pesanti indizi dalla Procura di Roma?

2.Esclude categoricamente di essere stata in alcun modo avvicinata dalle imprese o per conto delle imprese di Cerroni e di essere da chicchessia intimidita o persino ricattata?

3.Chi le ha proposto la signora Muraro per l’incarico di assessore all’Ambiente e quali informazioni ha assunto prima della nomina?

4.Lei aveva promesso un’assoluta discontinuità con il passato nell’amministrazione della città. Ma che discontinuità c’è nel tenere un assessore di cui si sono appresi ormai con certezza i legami con l’ex monopolista dei rifiuti Cerroni e i vecchi vertici dell’Ama?

5.È consapevole che scegliendo all’improvviso una linea garantista sul suo assessore all’Ambiente mette in discussione ogni scelta radicale dalla gestione del Comune alle partecipate?

6.Dopo cento giorni in Campidoglio oggi è a conoscenza di quanto ammonta il debito della gestione ordinaria e di quella affidata dal Governo al commissario Scozzese?

7.Che fine ha fatto il controllo dei conti (Audit) che aveva promesso il giorno del suo insediamento?

8.Il nuovo assessore alle società partecipate è un importante imprenditore che potrebbe entrare facilmente in conflitto d’interessi con le aziende municipali controllate. Il muro sul conflitto d’interessi vale solo per Berlusconi?

9.Trasporti, servizi, pulizia della città: la situazione a Roma resta critica e delle modifiche annunciate in campagna elettorale non si vede nemmeno il principio. Perché?

10. Prima l’uscita polemica della Lombardi dal minidirettorio di Roma e poi l’azzeramento dello stesso organismo hanno mostrato chiaramente uno scontro all’interno dei Cinque Stelle. Qual è la vera posta in gioco e perché si è arrivati a una faida così dura nel Movimento?