Ucraina, a Ramstein si parla solo di armi e guerra

Nella base Usa di Ramstein, in Germania, si è aperto oggi l'ottavo incontro del gruppo di contatto per l'Ucraina.

Ucraina, a Ramstein si parla solo di armi e guerra

Si è aperto oggi, nella base americana di Ramstein, in Germania, l’ottavo incontro del gruppo di contatto per l’Ucraina a guida Usa, che raccoglie circa 50 Paesi, tra alleati Nato e altri partner.

Nella base Usa di Ramstein si è aperto oggi l’ottavo incontro del gruppo di contatto per l’Ucraina

A rappresentare Washington c’è il segretario della Difesa, Lloyd Austin. La lega per l’Ucraina discuterà del nuovo pacchetto di aiuti militari da destinare a Kiev, in vista della probabile offensiva russa della primavera.

Una gruppo di nove Paesi europei – Estonia, Regno Unito, Polonia, Lettonia, Lituania, Danimarca, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Slovacchia – hanno emesso ieri un comunicato congiunto in cui si dicono disposti a fornire all’Ucraina mezzi pesanti, inclusi i carri armati. La Germania per ora si è dimostrata il Paese più scettico e ha negato il permesso di esportare i suoi tank Leopard 2. Mentre gli Stati Uniti si preparato a fornire attrezzature militari per altri 2,5 miliardi di dollari.

Zelensky: “Il tempo è un fattore determinante e non ne abbiamo, dobbiamo agire in fretta”

“Il tempo è un fattore determinante e non ne abbiamo, dobbiamo agire in fretta” ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo intervento al vertice di Ramstein. Il leader di Kiev è tornato a chiedere carri armati e missili a lungo raggio.

“Posso ringraziarvi centinaia di volte per l’aiuto che ci avete dato finora – ha detto Zelensky -, ma centinaia di ringraziamenti non sono centinaia di carri armati. Possiamo usare migliaia di parole ma non le possiamo sostituire ai cannoni che servono contro l’artiglieria russa, o ai missili antiaerei che servono per proteggere le persone da attacchi aerei russi”.

Crosetto: “Continueremo a fare la nostra parte. Non vi lasceremo soli di fronte a una vile aggressione”

“Al Gruppo di Contatto per la difesa dell’Ucraina ho ribadito al segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che l’Italia, tra i protagonisti dell’Alleanza Atlantica, proseguirà nel sostegno all’Ucraina e al suo popolo. Continueremo a fare la nostra parte” ha scritto su su Twitter il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Non vi lasceremo soli di fronte a una vile aggressione. Siamo e resteremo al fianco del popolo ucraino a difesa di democrazia e libertà” ha detto ancora il rappresentante del governo italiano al collega ucraino, Oleksii Reznikov.

Guterres: “Non vedo una fine della guerra nell’immediato futuro”

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha dichiarato di non credere ci sia l’opportunità per “un serio negoziato di pace” tra Ucraina e Russia. “Non vedo una fine della guerra nell’immediato futuro” ha aggiunto Guterres.

Austin: “È un momento decisivo per l’Ucraina e per tutto il mondo”

“È un momento decisivo per l’Ucraina e per tutto il mondo” ha detto, invece, il segretario della Difesa americano Austin aprendo la riunione del gruppo di contatto sull’Ucraina. “Ci incontriamo in un tempo molto difficile e turbolento – ha aggiunto -, ma percepiamo qui determinazione e l’unità. È il momento di non cedere. Non smetteremo, non indugeremo e non esiteremo nell’aiuto dell’Ucraina”.

 

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