Ucraina, forze armate pronte a combattere

di Angelo Perfetti

L’escalation militare fino a oggi è stata evitata. Nemmeno l’annessione della Crimea ha provocato reazioni, anche se la cronaca ha registrato già un morto. Ma Putin sembra intenzionato a voler alzare la tensione. Il rappresentante ucraino presso il Consiglio dei diritti umani dell’Onu, Yurii Klymenko, durante un briefing sulla situazione dei diritti umani in Ucraina, ha detto che ci sono “indicazioni secondo cui la Russia potrebbe preparare un intervento militare in piena regola nell’est e nel sud dell’Ucraina”, la parte russofona del Paese. Dal canto loro le Forze armate ucraine hanno elevato lo stato di allerta e “sono pronte a combattere”, secondo quanto riferisce Interfax.

Guerra fredda
E se Obama si è detto pronto a supportare militarmente l’Ucraina, Putin ha deciso di rafforzare i controlli doganali con l’Ucraina in seguito alle notizie del possibile transito di merci vietate, tra cui armi. Appena poche ore fa
i servizi segreti russi (Fsb) avevano annunciato di aver stroncato un contrabbando di armi destinate al Caucaso del Nord e provenienti da un paese europeo attraverso l’Ucraina.

Lo stop diplomatico
La Merkel prova ancora la via diplomatica: ”Fin quando non ci saranno le condizioni politiche per un format così importante come quello del G8, non ci saranno più G8”, ha detto stamani la cancelliera tedesca. Il governo tedesco deciderà ora ”se e conseguentemente in quale forma” si terranno le consultazioni russo-tedesche previste per fine aprile.

La partita economia
I Paesi dell’Unione europea hanno iniziato le ritorsioni verso Mosca. Oggi dichiarato il ministro della Difesa, Jean-Yves Le Drian, ha dichiarato che “la decisione su un’eventuale sospensione della vendita delle navi da guerra Mistral alla Russia da parte della Francia sarà presa a ottobre”, data in cui dovrebbe avvenire la consegna. “La consegna della prima nave è fissata per ottobre – ha spiegato – quindi la questione della sospensione si porrà a ottobre”. Passando dal politichese al concreto: la Francia no è più sicura di voler fare affari con la Russia. Immediata quanto scontata la replica: Mosca “farà valere i suoi diritti sino alla fine” in caso di rescissione da parte della Francia del contratto di fornitura delle due navi militari di tipo Mistral in seguito alla crisi ucraina”, ha dichiarato il viceministro russo della Difesa, Iuri Borisov. “Se il contratto verrà annullato – ha aggiunto – la Russia chiederà il risarcimento di tutti i danni”.