Umberto Eco vittima di… Napalm 51. Sui social piovono insulti contro la notizia fake del sì al referendum dell’intellettuale

Sui social i "leoni da tastiera" si sono scatenati contro Umberto Eco presentato come un sostenitore del sì al referendum. Peccato che sia morto a febbraio.

Arriva nuovo materiale per Napalm 51, il personaggio di Maurizio Crozza che di professione fa l’haters sui social network. O per dirla con le parole del comico: è un cagatore di cazzo seriale. Sì, perché sui social i “leoni da tastiera” si sono scatenati contro Umberto Eco presentato come un sostenitore del sì al referendum del 4 dicembre, tanto che in un articolo avrebbe etichettato come “imbecille” chi vota no alle riforme. Peccato, però, Eco sia morto lo scorso 19 febbraio. E l’immagine usata come fotografia dell’articolo ritragga una persona che ricorda vagamente l’intellettuale e scrittore, immortalata al fianco del sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

Il tutto è stato infatti un esperimento condotto sui social dall’autore satirico Ermes Maiolica, che ha pubblicato un falso articolo sul sito tg24.live, elencando sei presunti motivi per approvare la riforma. Tra cui uno che recitava: “Grullini e Salvini voteranno NO perché sono una legione d’imbecilli”. L’invito successivo è stato quello di postare il link in alcuni gruppi social frequentati da attivisti del Movimento 5 Stelle o comunque da sostenitori del “no”.

Il risultato, in molti casi, è stato quello immaginato: gli utenti si sono scagliati contro il finto Umberto Eco. E per il professore di Semiotica è una piccola rivincita postuma: in uno dei suoi ultimi interventi aveva parlato di “legioni di imbecilli” in azione sui social network. Una presa di posizione che gli costò molte critiche.