Il piano vaccini del generale Figliuolo procede così spedito che in Umbria domenica hanno fatto appena 18 dosi

Nell'Umbria guidata dal centrodestra domenica scorsa, sono state vaccinate solo 18 persone. Un po' poco per mezzo milione di immunizzazioni...

Il piano vaccini del generale Figliuolo procede così spedito che in Umbria domenica hanno fatto appena 18 dosi

Il piano vaccini del generale Figliuolo (o “Fagiuolo”, come lo chiama Flavio Briatore) aveva promesso 500mila vaccinazioni al giorno entro marzo. Marzo è passato, è arrivato anche aprile e a Pasqua  c’è stato un leggero rallentamento. Domenica scorsa in Umbria sono state effettuate appena 18 iniezioni, mentre la cifra di mezzo milione di immunizzazioni è stata raggiunta, sì, ma… in tre giorni.

Il piano vaccini del generale Figliuolo procede così spedito che in Umbria domenica  hanno fatto appena 18 dosi

A raccontare il pauroso risultato del piano vaccini in Umbria è oggi il Corriere della Sera. «Come avevamo annunciato abbiamo vaccinato a domicilio 18 over 80 per garantire la somministrazione delle seconde dosi di vaccino, in particolare Pfizer — ha spiegato la Regione guidata da Donatella Tesei — e dunque abbiamo conservato 3.500 dosi per essere pronti a vaccinare nel caso non
fossero arrivate le 25.000 dosi di Pfizer delle quali è prevista la consegna il 7 aprile».

Lunedì la vaccinazione è ripresa regolarmente con 4.146 dosi inoculate. Una spiegazione che non ha convinto le opposizioni. Secondo Tommaso Bori, capogruppo del Pd in consiglio regionale e medico di igiene e medicina preventiva la verità è un’altra: «L’Umbria è terzultima in Italia per vaccinazioni dopo essere stata fanalino di coda e il problema è la mancanza di personale. Ci sono state solo 21 assunzioni di medici e infermieri a tempo indeterminato a fronte delle circa 2.900 della Toscana, per fare un esempio. Mancano punti dove vaccinare e l’ospedale da campo costato 3 milioni di euro è stato aperto solo parzialmente».

Il milione e mezzo di dosi di Pfizer in arrivo

Per Bori la carenza di vaccini è un pretesto: «Fino a poco tempo fa avevamo tantissime dosi che rimanevano nei depositi dell’Asl perché non c’era sufficiente personale e non si pagavano gli straordinari». L’opposizione ha chiesto e ottenuto una commissione d’inchiesta che dovrà fare luce sui disservizi e che si riunirà per la prima volta domani.

Intanto ammonta a 1,5 milioni di dosi Pfizer la prima consegna di vaccini del mese di aprile, che entro la giornata di domani raggiungeranno le Regioni. Lo comunica l’ufficio stampa del Commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo. Si tratta in assoluto del lotto di vaccini più consistente consegnato dall’inizio della campagna, di cui beneficeranno in modo particolare i soggetti più vulnerabili. Le dosi di Pfizer andranno a integrare la disponibilità di vaccini delle Regioni, che possono già contare sulle rimanenze delle ultime forniture ancora da somministrare.

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