Unomattina scala l’Estate. Il talk di Rai 1 non va in vacanza. E vola con il tandem Capponi-Sicuro

Unomattina Estate vola con il tandem Capponi-Sicuro. Il talk di Rai sta tenendo una media di 867.529 spettatori col 18.8% di share.

Unomattina scala l’Estate. Il talk di Rai 1 non va in vacanza. E vola con il tandem Capponi-Sicuro

Unomattina Estate è una versione un po’ più leggera e maggiormente impostata sul mix tra hard e soft news dello storico contenitore mattutino di Rai 1 (qui su RaiPlay). Ormai dal lontano giugno 1992 la programmazione dell’ammiraglia Rai ha deciso di puntare su un pubblico che cambia nel corso dell’estate, un’audience quindi tendenzialmente più anziana e ancor più femminile ma che continua comunque a cercare nella proposta televisiva informazione, che la tv di Stato è perfettamente in grado di fornire, abbinata a gradevole intrattenimento.

Come da tradizione, alla guida vediamo una coppia di conduttori, composta quest’anno dalla confermatissima Barbara Capponi e da Giammarco Sicuro. Per lei si tratta infatti della seconda edizione consecutiva di Unomattina Estate, dopo essere stata volto storico del Tg1, protagonista dell’Estate in Diretta ed essere diventata giornalista di spessore a seguito di una lunga gavetta che l’ha vista anche partecipare a Miss Italia avendo vinto il titolo di Miss Marche. Per Sicuro invece questa è la prima esperienza a livello di conduzione, lui che è stato per tanti anni inviato prima alla Tgr Toscana poi al Tg2 raccontando, tra gli altri, il naufragio della Costa Concordia, il terremoto in Abruzzo, gli attentati Isis a Berlino e Londra e il tentato golpe in Venezuela.

Il giornalista toscano, tra l’altro, ha potuto esordire in studio solo alcuni giorni dopo l’inizio del programma, co-conducendo in collegamento da casa dato che era risultato positivo al Covid e ha quindi dovuto aspettare l’esito negativo del tampone per potersi recare fisicamente a Saxa Rubra. La decisione di affiancare alla Capponi una controparte maschile come Sicuro è stata presa da Stefano Coletta a ragion veduta: la direzione di Rai 1 era perfettamente consapevole, visto anche l’andazzo degli ultimi anni, che quest’estate sarebbe stata un periodo caldo sia sul piano politico nazionale ma anche internazionale, così come a livello locale, quindi è sicuramente azzeccata la scelta del bravo Giammarco che, nel corso delle sue esperienze, ha dimostrato di sapersi destreggiare al meglio su tutti i fronti, distinguendosi in posti caldi in Italia, come San Luca in Aspromonte, e all’estero.

In qualche modo, inoltre, raccoglie l’eredità di Franco Di Mare e di altri inviati storici della Rai come Puccio Corona e anche Monica Maggioni, suoi illustri predecessori nel programma. Questa combinazione fa virare Unomattina Estate verso lidi decisamente più informativi e meno lifestyle di quanto fosse successo in passato; una direzione, del resto, presa da tutta la rete di Coletta per conferire autorevolezza e peso informativo a Rai 1 e in linea coi tempi che stiamo vivendo, in cui l’attualità domina con colpi di scena all’ordine del giorno, quindi con la necessità di avere conduttori preparati e con polso.

E la risposta degli ascolti non si è fatta attendere, con un’ottima partenza, nonostante la già citata assenza in studio nei primi giorni di Sicuro. Secondo i dati forniti come sempre da OmnicomMediaGroup, Unomattina Estate sta tenendo una media di 867.529 spettatori col 18.8% di share, decisamente superiore al 2020 con un +10,1% di audience e +2,4% di share. Da sottolineare, inoltre, il record del 27,6% di share realizzato lunedì 12 luglio, il giorno dopo la vittoria degli Europei di Calcio da parte della nostra Nazionale.

Sotto il profilo sociologico, le donne (21,4% di share) superano i maschi (15,3%), il pubblico più affezionato è quello over 65 con il 27,3% di share mentre il gradimento dei laureati si ferma al 16,6%. A livello territoriale c’è una prevalenza di share al Centro-Sud, con i valori più alti in Basilicata (31%), Campania (24,4%), Umbria (23,1%), Lazio (22,7%), Marche (21,9%) e Sardegna (21,8%); decisamente sotto la media invece Trentino Alto Adige (6,5%) e Valle d’Aosta (5%).