Vaiolo delle scimmie, vaccino: il Ministero della Salute ha consegnato le dosi alle Regioni e ha indicato le categorie per cui è consigliata la somministrazione

Vaiolo delle scimmie, vaccino: le Regioni hanno ricevuto indicazioni e prime dosi. Rivelate anche le prime categorie che lo riceveranno.

Vaiolo delle scimmie, vaccino: il Ministero della Salute ha consegnato le dosi alle Regioni e ha indicato le categorie per cui è consigliata la somministrazione

Vaiolo delle scimmie, vaccino: le regioni hanno ricevuto i primi lotti e il Ministero della Salute ha spiegato quali saranno le modalità di somministrazione ma soprattutto le prime categorie che dovranno ricevere le prime dosi.

Vaiolo delle scimmie, vaccino: il Ministero della Salute ha consegnato le dosi alle Regioni

Lo spettro della pandemia Covid non ha ancora smesso di incombere sull’Italia che il Paese è costretto a fare i conti con una nuova emergenza sanitaria. Il vaiolo delle scimmie continua a diffondersi non solo nella Penisola – dove ha ormai superato i 500 casi – ma anche in tutti i territori del Vecchio Continente. Con l’aumentare dei casi, le autorità competenti in materia di salute in Italia si sono dette pronte a prendere provvedimenti e agire in modo tempestivo per limitare la circolazione del virus.

Le dosi del vaccino contro il vaiolo delle scimmie sono state acquistate dall’Unione Europea, come per il Covid. Al nostro Paese ne spettano 16mila: 5.200 sono già arrivate, le altre sono attese per fine agosto. Il vaccino è Imvanex ed una circolare del Ministero della Salute chiarisce che “al momento, la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa” si legge.

Le prime dosi sono state distribuite alle Regioni e il Ministero con una seconda circolare ha fatto sapere che “si è stabilito di suddividere le fiale attualmente disponibili tra le Regioni con il più altro numero di casi segnalati ad oggi. I primi lotti sono stati così suddivisi: 2mila fiale alla Lombardia; 1.200 al Lazio; 600 all’Emilia-Romagna; 400 al Veneto.

Le categorie per cui è consigliata la somministrazione

Il Ministero della Salute chiarisce in una circolare ufficiale le prime categorie che avranno accesso alle somministrazioni del vaccino. Si tratta di alcune specifiche categorie di rischio: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus, persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini.  “Tenuto conto dell’attuale scenario epidemico e della limitata disponibilità di dosi – prosegue la circolare del Ministero – le prime categorie alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione, sono individuate tra: personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus; persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (Msm), che rientrano nei seguenti criteri di rischio: storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; partecipazione a eventi di sesso di gruppo; partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno); abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex)“.

“Tali soggetti a più alto rischio – prosegue la circolare – potrebbero essere identificati tra coloro che afferiscono agli ambulatori PrEP-HIV dei centri di malattie infettive e dei Check Point, ai centri HIV e ai centri per il trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili, utilizzando anche indicatori di comportamento ad alto rischio simili a quelli utilizzati per valutare l’idoneità alla profilassi pre-esposizione all’HIV, ma applicati indipendentemente dalla presenza o meno di infezione da HIV”.

“Si ritiene importante il coinvolgimento delle associazioni LGBTQIA+ e quelle per la lotta all’HIV, in particolare per favorire una corretta informazione sulla campagna vaccinale. La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target potrà essere aggiornata sulla base dell’andamento epidemiologico e della disponibilità di dosi”.