Francesca Chaouqui nega tutto. Nega di aver passato carte ai giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi, gli autori dei due libri sugli scandali vaticani. E nega di aver fatto sesso con monsignor Lucio Vallejo Balda, l’altro principale imputato insieme a lei nel processo Vatileaks. Sulla sottrazione di documenti, però, la Chaouqui cambia versione rispetto a quanto detto in precedenza e nell’udienza di questo pomeriggio ha spiegato: “Fu monsignor Balda e non Nicola Maio (ex collaboratore della Cosea e anche lui imputato, ndr) a sottrarre documenti. Mi sono sbagliata. Balda pretendeva il controllo assoluto su Maio”. Agli atti del processo è finita anche una lettera con falsa intestazione dello Ior.
Io sono l’Eni e voi non siete un c…
Ai tempi della Prima Repubblica, quando la politica che molti oggi rimpiangono faceva da tappetino (pieno di soldi) alla grande industria privata, l’avvocato Agnelli mise in chiaro le cose, sostenendo che quello che andava bene alla Fiat andava bene al Paese, e non viceversa. C’era