I condoni non possono mancare, ma neanche le nuove tasse. Così come la conferma della proposta sulle riserve auree. Gli emendamenti segnalati alla Manovra non riservano sorprese e il ruolo da protagonista lo svolge Fratelli d’Italia, che rilancia alcune delle proposte più controverse. Innanzitutto, i quattro emendamenti sui condoni edilizi, che rientrano tra i segnalati del partito di Giorgia Meloni. Due proposte puntano sulla sanatoria del 2003 da riaprire per la Campania, Regione in cui si vota domenica e lunedì. C’è poi un altro condono, per sanare opere abusive ultimate entro il 30 settembre 2025, riguardante in particolare portici, tettoie, balconi e opere di ristrutturazione. Un ultimo emendamento sui condoni stabilisce che i Comuni devono rilasciare i titoli abilitativi edilizi in sanatoria, cioè regolarizzando abusi, in seguito ai procedimenti previsti dalle sanatorie del 1985, 1994 e 2003.
C’è poi il capitolo nuove tasse: un emendamento a prima firma Matteo Gelmetti prevede dal primo gennaio 2026 l’istituzione di “un’imposta speciale di bollo” da 500 euro per “ogni pagamento per l’acquisto di beni o servizi effettuato in denaro contante, nel territorio dello Stato, per un importo compreso tra 5.001 e 10.000 euro”. L’altro emendamento segnalato è quello che introduce la tassa di due euro per le spedizioni di piccoli pacchi provenienti dai Paesi extra Ue. Tra i segnalati c’è anche quello del capogruppo al Senato, Lucio Malan, con cui si prevede che “le riserve auree gestite dalla Banca d’Italia appartengono allo Stato, in nome del popolo italiano”. Segnalato anche l’emendamento che punta a istituire un Fondo di previdenza completamente per le nuove nascite.
Non solo condoni e tasse, gli altri emendamenti alla Manovra segnalati
Tra i segnalati della Lega, invece, ci sono i fondi per le forze dell’ordine, l’allargamento della rottamazione (anche a chi ha ricevuto accertamenti), la vendita delle quote del Mes e le proposte in tema di sanità, con interventi per un totale di 1,5 miliardi. Inoltre il Carroccio vuole cancellare l’aumento dal 21% al 26% della cedolare secca per gli affitti brevi. Sugli affitti Noi Moderati propone anche di abbassare la cedolare per le locazioni lunghe al 15%. Nella maggioranza non mancano le proposte in tema di pensioni: Fratelli d’Italia punta a rivedere i criteri di accesso a Opzione donna, allargando l’anticipo (per chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2024) alle disoccupate. La Lega, invece, chiede di cancellare gli aumenti dell’età pensionabile previsti dal 2027 e dal 2028.
Oggi il vertice di governo farà il punto sugli emendamenti segnalati. Le opposizioni mantengono l’unità e segnalano le proposte concordate. Il Pd chiede anche il definanziamento del Ponte sullo stretto, mentre i 5 Stelle puntano sull’aumento dell’assegno unico, sull’estensione della no tax area e sull’istituzione del Reddito di cura, un contributo da 400 a 600 euro mensili per sostenere l’attività di assistenza prestata a persone con disabilità gravissima. Avs rilancia invece le patrimoniali, con due diverse proposte. Italia Viva, infine, chiede lo stop alla missione in Albania e, come le altre opposizioni, anche la cancellazione dei tagli per il cinema.