Venezia, sei attivisti per il clima imbrattano con fango e Nesquik la Basilica di San Marco

Sei attivisti, aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione, hanno imbrattato la basilica di San Marco.

Venezia, sei attivisti per il clima imbrattano con fango e Nesquik la Basilica di San Marco

Sei attivisti per il clima, aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione, sono entrati in azione a Venezia; hanno imbrattato con Nesquik e fango la Basilica di San Marco e srotolato lo striscione con scritto “Fondo Riparazione”, per chiedere al governo di stanziare soldi per i cittadini vittime dei disastri del cambiamento climatico; oltre a esporre un cartello con le foto dei dodici attivisti rimasti in carcere tre giorni, dopo un blocco stradale a Fiumicino, prima di ricevere la misura cautelare dell’obbligo di dimora. Le forze dell’ordine, arrivate in pochi minuti, li hanno portati via.

Sei attivisti, aderenti alla campagna Fondo Riparazione di Ultima Generazione, hanno imbrattato la basilica di San Marco

“Un gesto gravissimo e vergognoso” per il sindaco Luigi Brugnaro. “Ora basta – ha detto il primo cittadino di Venezia – è legittimo esprimere il proprio dissenso, ma sempre rispettando la legge, il nostro patrimonio culturale e religioso”. E il governatore del Veneto, Luca Zaia ha condannato l’azione degli ambientalisti: “Rispetto al massimo le proteste democratiche di tutti, soprattutto se riguardano temi così importanti come il cambiamento climatico, ma da qui ad andare a imbrattare la Basilica di San Marco o altri edifici, decisamente no”. Un “gesto inqualificabile” per il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

In un lungo comunicato i promotori del movimento ambientalista “Ultima Generazione” spiegano che i sei attivisti hanno effettuato “un’azione di disobbedienza civile a Venezia, spruzzando del Nesquik sulla facciata laterale destra della Basilica di San Marco, e versando del fango sulle colonne”. “Hanno poi srotolato lo striscione con scritto ‘Fondo Riparazione’ e un cartello con le foto dei dodici cittadini di Ultima Generazione che sono rimasti in carcere per tre giorni, dopo un blocco stradale a Fiumicino – si legge nel documento – prima di ricevere oggi la misura cautelare di obbligo di dimora”.

“Noi amiamo Venezia e non vogliamo che venga distrutta, come tutto il resto del mondo”

Nella nota “Ultima Generazione”  sottolinea che “le parole di Papa Francesco nei confronti dei Governi e delle élite del fossile non sono meno severe delle nostre, altrettanto lucida è la consapevolezza dello scenario di miseria e guerre che ci prospetta il futuro”. Vengono poi riportate le frasi di uno dei responsabili del gesto. “Fede ha dichiarato durante l’azione: ‘ho 17 anni ed anche oggi sono qui per chiedere un Fondo Riparazione permanente per le vittime del collasso climatico. Siamo qui a Venezia non a caso perché questa città tra meno di 20 anni sarà completamente sott’acqua. Noi amiamo Venezia – concludono gli attivisti – e non vogliamo che venga distrutta, come tutto il resto del mondo. Noi protestiamo in modo non violento, non facciamo del male a nessuno ma veniamo arrestati, come i dodici cittadini di Ultima Generazione che sono in carcere ingiustamente da tre giorni”.