Venier-Ventura, il peggio del trash. Le due conduttrici si beccano a distanza sui social. È la riprova di quanto siano viziate le star della tv

Se mettessimo sotto la lente di ingrandimento la situazione attuale della tv italiana, ne uscirebbe un’immagine sfocata e confusa. Sia in casa Mediaset, che fra le braccia di mamma Rai. Fino a qualche anno fa, aleggiavano un velo di diplomazia e una voglia di risolversi le scaramucce nel privato dei camerini, che facevano rima più con professionismo che con esibizionismo. Oggi il delirio. Complice il tweet facile e la domanda scomoda della presentatrice aizza folle di turno, ed è subito “Lei ha detto. Lei ha fatto. E’ colpa sua”. Puntarsi il dito come a scuola. Accendere i riflettori su beghe degne del gossip più spicciolo. La rivista piena di sgambetti fra vip, quella da leggere più o meno di nascosto sotto l’ombrellone ad agosto inoltrato è un mus. Nulla questio. Ma la tristezza prende piede quando a riempirne le pagine sono interviste o dichiarazioni rilasciate da quelle che fanno parte dell’olimpo delle presentatrici tv.

BOTTE DA ORBI
Le donne della gavetta seria, le valchirie delle dirette mitologiche, le madrine del palinsesto. Quelle, insomma, che della cronaca rosa su se stesse non ne hanno mai avuto bisogno. Esempio lampante di questa nuova tendenza è la querelle Venier/Ventura. Intrecciate da una parentela acquisita, le due regine della tv ormai non fanno che punzecchiarsi e lanciarsi occhiatacce da una rete all’altra. Prima sui blog, poi sui giornali, ora anche in diretta tv: è tutto un botta e risposta al vetriolo. “Chi ha il pane non ha i denti”, verrebbe da pensare. Loro che, per talento ma anche per scelte verticistiche immutabili, sono i detentori del “posto fisso” nel tubo catodico, danno un po’ la sensazione di non apprezzarlo come una volta. Perché se ci tieni, se ti ricordi quanto difficile sia raggiungerlo e tenerselo stretto, non sprechi tempo a rispondere al tweet provocatorio. Neanche te ne accorgi.

CHI STA IN PANCHINA
Cosa ne penserebbero quelli che, in tv, ci tornerebbero di corsa? La mente va a Rita dalla Chiesa, ingiustamente estromessa da una dirigenza Mediaset troppo severa; a Sabrina Ferilli, costretta a migrare verso terre albanesi in cerca di uno spazio degno; insomma, a tutti quei professionisti del video che hanno perso il treno e che i telespettatori rivedrebbero volentieri nelle loro case. La sensazione è che tutto si muova, ma che nulla cambi davvero. Il telecomando è uno strumento prezioso e gli italiani vorrebbero tornare ad usarlo per assistere agli show televisivi di serie A e all’intrattenimento finemente godereccio di qualche anno fa. Tornare a concentrarsi sul pubblico, quello dei telespettatori, e lasciare a casa il privato, quello degli anatemi via social. La formula è facile, forse applicarla un pò meno.