La vera tv all news è Sky. Cresce il Tg diretto da De Bellis. Che si conferma il più visto dai giovani

Dal punto di vista degli ascolti, Sky Tg 24 in questo 2021 finora ha mantenuto una media di 63.102 spettatori con lo 0,63% di share.

La vera tv all news è Sky. Cresce il Tg diretto da De Bellis. Che si conferma il più visto dai giovani

Sostanzialmente il mercato dei canali all news in Italia è rappresentato da RaiNews24, da Sky Tg24 e da TgCom24. Il primo a prendere vita nel nostro Paese è stato RaiNews24, il 6 aprile 1999, seguito da Sky Tg24, il 31 agosto 2003, e infine da TgCom24, il 28 novembre 2011. L’idea di base prese ispirazione dai canali h24 come BBC News 24 e, soprattutto, la CNN, che in particolare durante grandi avvenimenti come la prima Guerra del Golfo aveva invaso le nostre case con un tipo di informazione breaking news alla quale non eravamo abituati.

Tuttavia questa esperienza lasciò il segno, specialmente nei grandi network nostrani, i quali compresero che era necessario avere a disposizione un canale con delle redazioni sempre attive che potessero dare un riscontro internazionale in tempo reale. Erano anche anni in cui Internet non era così forte e quindi la stragrande maggioranza dell’utenza attingeva la propria informazione dai canali tradizionali. Già dalle scelte dei direttori e dei giornalisti coinvolti, si può capire quanto gli editori puntassero su queste nuove creature: se RaiNews24 ha avuto guide di alta levatura come Corradino Mineo, Antonio Di Bella, Monica Maggioni, Andrea Vianello fino al neo-eletto Paolo Petrecca, sul versante TgCom24 si sono susseguiti pezzi da novanta del calibro di Mario Giordano, Alessandro Banfi, Paolo Liguori e Andrea Pucci.

E la stessa cosa si può dire per Sky Tg 24. Fin dalla sua nascita, avvenuta alle 6 del 31 agosto 2003 con i saluti dei primi conduttori Valentina Bendicenti e Salvo Sottile, si sentì che la scelta di Emilio Carelli alla direzione fu azzeccata, così come quella di Sarah Varetto successivamente: entrambi giornalisti di lungo corso, riuscirono a rivoluzionare il linguaggio dell’informazione in tv sia dal punto di vista sonoro che da quello visivo, dando al canale quell’impronta che ancora oggi lo caratterizza.

Dal 1° gennaio 2019 il direttore è Giuseppe De Bellis (nella foto), ex condirettore de Il Giornale e condirettore vicario di Sky Sport, che puntò subito sul rafforzamento della vocazione internazionale e sugli approfondimenti: inchieste, reportage, analisi e interviste sono al centro di un Tg che punta a essere ancor più cosmopolita, moderno e contemporaneo allo stesso tempo, anche grazie alle sinergie con Sky News e l’area news del gruppo Comcast e grazie alle diverse articolazioni della testata, in cui TV e digitale possono informare l’utente su tutti i device.

Nel palinsesto, alla guida di rubriche che spaziano dall’economia alla politica, dalle rassegne stampa alla vetrina sul mondo, dai motori alla cultura, fino alla tecnologia e all’ambiente, spiccano figure di rilievo a livello editoriale, come Helga Cossu, la stessa Varetto che ancora collabora sul versante economico, Alessandro Marenzi e Andrea Bignami, le spigolature di Filippo Maria Battaglia, Tonia Cartolano sempre puntuale, Maria Latella e molti altri.

Dal punto di vista degli ascolti, Sky Tg 24 in questo 2021 finora ha mantenuto una media di 63.102 spettatori con lo 0,63% di share. In occasione di eventi di particolare rilievo, si è confermato il canale all news più seguito: lo scorso 4 ottobre la maratona per le recenti amministrative è stata seguita da 110.000 spettatori; il 22 luglio, in occasione del decreto Draghi sul Green pass, sono stati invece 237.000 mentre la diretta per i festeggiamenti di Euro 2020 ha appassionato da 228.000 utenti; il primo discorso del nuovo premier Draghi ha avuto un’audience di 330.000 spettatori mentre la fiducia di Conte ottenuta lo scorso 19 gennaio ha interessato 397.000 teleutenti.

Sky Tg 24 ha un pubblico più maschile (59%) e risulta il canale all news con il pubblico più giovane (il 71% è under 64). È seguito maggiormente da un pubblico di classe economica medio/alta e a livello di aree geografiche si nota una maggiore presenza nel Nord Est e una minore concentrazione nel Sud e Isole.