Verdi e Sinistra Italiana preparano un documento per Letta. Se non c’è accordo si guarda ai 5 Stelle ma Conte tuona: “Bonelli non ci usi per negoziare con il Pd”

Verdi e Sinistra Italiana stanno preparando un documento da sottoporre al segretario dei Dem Enrico Letta. Le prossime ore fondamentali.

Verdi e Sinistra Italiana preparano un documento per Letta. Se non c’è accordo si guarda ai 5 Stelle ma Conte tuona: “Bonelli non ci usi per negoziare con il Pd”

Verdi e Sinistra Italiana stanno preparando un documento con temi essenziali e indiscutibili da presentare all’incontro con Enrico Letta. Se non si dovesse trovare una accordo, la strada dell’alleanza con i 5 Stelle si farà sempre più concreta.

Verdi e Sinistra Italiana preparano un documento per Letta

Dopo il rinvio dell’incontro con Enrico Letta, i Verdi e Sinistra Italiana stanno preparando un documento da sottoporre proprio al segretario del Partito Democratico. Il testo è ancora in preparazione e sarà un documento congiunto. Nel programma ci saranno dei temi che non potranno essere negoziati: “Alcune linee rosse che per noi non possono essere superate, spiegano dai Verdi. E sul versante ecologista, una delle linee rosse resta il no al nucleare “Noi avevamo già presentato un testo in 9 punti che ora amplieremo”, spiega chi sta lavorando al documento.

“Non siamo andati all’incontro con Letta perché non c’erano le condizioni per arrivare a un’intesa. L’intesa con Calenda si allontana dal sentimento del centrosinistra. Si smette di parlare dei problemi della gente, dall’emergenza climatica all’aumento dei prezzi dell’energia: quei punti vanno rinegoziati se non vogliamo fare un torto al Paese”. Sonio state le parole di Angelo Bonelli di Europa Verde a Rainews24.

“Presenteremo, se ci saranno le condizioni per un incontro per andare avanti, dei punti programmatici che dovranno parlare al Paese per dare una proposta di cambiamento. Se la desertificazione ci mette in crisi l’emergenza va affrontata con politiche rigorose e non con chi sostiene che bisogna continuare a bruciare fonti fossili. Al momento ci siamo trovati davanti all’atteggiamento di Calenda che ha fatto di tutto perché questo non accadesse. Sentiamo la responsabilità verso il Paese ma bisogna parlare anche di programmi e mettersi in sintonia con le esigenze del Paese, ha concluso Bonelli.

Se non c’è accordo si guarda ai 5 Stelle ma Conte frena

Dopo i malumori delle ultime ore a seguito del patto tra Azione e +Europa con il Partito Democratico, si fa strada quindi l’ipotesi che le forze di Fratoianni e Bonelli si alleino con il M5S di Giuseppe Conte. “Non sto seguendo la partita delle alleanze, ma lo spettacolo a cui stiamo assistendo in questi giorni mi sembra si commenti da solo. Noi poniamo dei temi chiari, se Si e Verdi vorranno unirsi a noi bene, altrimenti vorrà dire che saremo gli unici a porre certi temi. Di certo non si può fare un’alleanza con chi vuole nucleare e tecnologie superate di gestione dei rifiuti, con chi parla di ambiente ma propone modelli economici as usual e poi pensare di presentarsi agli elettori come ecologisti o andando ai Fridays for Future”. Lo afferma il ministro e parlamentare del M5s, Stefano Patuanelli, in un colloquio pubblicato dalla Stampa.

Tuttavia, il leader dei Pentastellati lancia un messaggio ai Verdi e Sinistra Italiana“Bonelli non ci deve usare per negoziare con il Pd”. È il messaggio inviato al co-portavoce di Europa verde dal leader del M5s Giuseppe Conte, ospite de L’aria che tira, su La7, rispondendo a una domanda sulle interlocuzioni con Ev e Si. “Noi non transigiamo sul programma, contro precariato, per il salario minimo, il taglio dell’Irap e tutta l’agenda per la transizione ecologica. Su queste basi ci siamo se vuole discutere Fratoianni, e anche Bonelli se vuole. Anche se ho visto da Bonelli dichiarazioni non adeguate, non è possibile mettere in discussione le nostre battaglie sulla transizione ecologica”, dice.