Virus cinese, sale a 6 il numero delle vittime. Oltre 300 i contagi in Cina. Domani si riunirà il comitato d’urgenza dell’Oms. Burioni: “Non esiste un vaccino. Va impedita la diffusione”

Si aggrava il bilancio della diffusione del misterioso virus (coronavirus, 2019-nCoV), simile a quello della Sars, comparso a dicembre con i primi casi di contagio a Wuhan City in Cina. Le vittime sono salite a 6 e 77 nuovi casi che portano il totale dei contagi a quasi 300. “Stiamo seguendo la situazione in contatto col Centro europeo di controllo e prevenzione delle malattie (Ecdc). Una riunione – afferma un portavoce della Commissione europea – con gli Stati membri c’è già stata il 17 gennaio e ne è stata convocata una per domani, dopo una nuova valutazione dell’Ecdc. L’organizzazione mondiale della sanità non ha raccomandato restrizioni sui viaggi, e anche il comitato d’urgenza dell’Oms si riunirà domani”.

Il virus, come hanno confermato le autorità sanitarie cinesi, è facilmente trasmissibile da uomo a uomo, attraverso la saliva. Controlli sui voli diretti per Wuhan sono stati avviati negli scali aeroportuali di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna. Domani l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) terrà un incontro per determinare se il virus è una “emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale”.

“Il nuovo virus che provoca la polmonite nell’uomo, partito dal mercato del pesce della città cinese di Wuhan, si sta diffondendo in maniera molto veloce. E le autorità di Pechino, come sempre, hanno cercato di minimizzare il pericolo” scrive su MedicalFacts il virologo Roberto Burioni sottolineando la necessità di “alzare immediatamente la soglia di attenzione, perché al momento non abbiamo un vaccino e neanche una cura efficace per cui l’unico modo di combattere il virus è impedirne la diffusione”.