Von der Leyen annuncia un tribunale per i crimini di guerra russi

Mentre l’Europa va verso l’istituzione di un tribunale per i crimini di guerra russi, in Oriente si consolida l’asse Russia-Cina.

Von der Leyen annuncia un tribunale per i crimini di guerra russi

In arrivo un tribunale ad hoc per i crimini di guerra russi: ad annunciarlo è stata la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen tramite un post su Twitter. Nel frattempo, appare sempre più evidente il consolidamento dell’asse Russia-Cina che si è recentemente cementificata con l’esercitazione aerea congiunta che ha coinvolto la Corea del Sud.

Von der Leyen annuncia un tribunale per i crimini di guerra russi

“La Russia deve pagare per i suoi crimini orribili. Collaboreremo con la Corte penale internazionale e contribuiremo alla creazione di un tribunale specializzato per giudicare i crimini della Russia. Con i nostri partner, ci assicureremo che la Russia paghi per la devastazione che ha causato, con i fondi congelati degli oligarchi e i beni della sua banca centrale”. Lo ha scritto su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, spiegando che nelle prossime ore l’esecutivo europeo spedirà agli Stati membri una proposta volta a istituire un organo specifico che si occupi di valutare e giudicare le responsabilità di Mosca nella guerra in Ucraina dinanzi a una Corte.

“Proporremo di istituire una Corte speciale sotto l’egida dell’Onu per indagare e porre a giudizio il crimine d’aggressione della Russia. Stiamo lavorando per avere il più ampio consenso per questa iniziativa”, ha aggiunto la presidente della Commissione Ue pubblicando un video posto a corredo del tweet.

Dal tribunale per i crimini di guerra russi alla battaglia in Ucraina

In Ucraina, nel frattempo, lo scontro tra le truppe di Kiev e quelle inviate dal Cremlino va avanti a ritmo serrato. A questo proposito, è intervenuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha scritto un messaggio sul suo account Telegram nella tarda notte di mercoledì 30 novembre.

“Nonostante le enormi perdite russe, gli occupanti stanno ancora cercando di avanzare nella regione di Donetsk, prendere piede nella zona di Lugansk, spostarsi verso Kharkiv. Stanno pianificando qualcosa nel sud”, ha annunciato il leader di Kiev. “Ma stiamo resistendo e, cosa più importante, non permettiamo al nemico di realizzare le sue intenzioni”, ha ribadito Zelensky.

In Oriente, si rafforza l’asse Russia-Cina con l’esercitazione aerea congiunta sulla Corea del Sud

Mentre l’Ue si prepara a istituire un tribunale speciale ad hoc per i crimini russi, in Oriente si rafforza l’asse Russia-Cina. Le due potenze hanno dato avvio a una esercitazione aerea congiunta durante la quale è stata sorvolata la zona di difesa aerea della Corea del Sud. Sulla base delle informazioni sinora diffuse, i bombardieri strategici russi Tu-95MS e i cinesi H-6K si sono levati in volo e hanno effettuato operazioni di pattugliamento sul Mar del Giappone e sul Mar Cinese Orientale che hanno avuto una durata di circa otto ore. Al termine dell’esercitazione, i velivoli sono atterrati ognuno per la prima volta presso aeroporti del Paese alleato. A riferirlo è stato il ministero della Difesa di Mosca che ha precisato che l’operazione era prevista da accordi relativi alla cooperazione bilaterale e che non è stata organizzata contro Paesi terzi.

Nel corso del loro tragitto, i caccia russi e cinesi hanno invaso la zona di difesa aerea della Corea del Sud. Per questo motivo, le forze militari sudcoreane hanno fatto decollare alcuni caccia. Lo hanno annunciato gli Stati maggiori nordcoreani intorno alle 05:50 ora locale di mercoledì 30 novembre.

Intanto, il ministero della Difesa di Mosca ha sottolineato che “jet stranieri hanno seguito per un certo tratto i bombardieri strategici russi e cinesi che stamane hanno compiuto pattugliamenti congiunti sul Mar del Giappone e sul Mar Cinese Orientale” e ha aggiunto che i caccia russi e cinesi “non hanno compiuto alcuna violazione dello spazio aereo di Paesi terzi”.

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