Zelensky accusa Mosca di aver deportato 1,6 milioni di ucraini

Zelensky all'Organizzazione degli Stati americani: "Più di un milione e seicentomila ucraini sono sparsi in remote regioni della Russia".

La Russia avrebbe deportato più di 1,6 milioni di cittadini ucraini dall’inizio dell’occupazione armata. A dirlo è il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, intervenendo all’Organizzazione degli Stati americani.

Zelensky all’Organizzazione degli Stati americani: “Più di un milione e seicentomila ucraini sono già stati deportati in Russia”

“Non abbiamo dubbi che vinceremo questa guerra – ha detto Zelensky – e saremo in grado di proteggere l’indipendenza dell’Ucraina. Le vittorie quotidiane al fronte e dozzine di città e villaggi liberati dell’Ucraina lo dimostrano”.

Ma i russi, ha riferito il presidente ucraina, “rubano persone. Più di un milione e seicentomila ucraini sono già stati deportati in Russia. Sono sparsi in remote regioni della Russia”.

“C’è solo una domanda per noi in questo momento – ha aggiunto – Volodymyr Zelensky nel corso del suo intervento all’Organizzazione degli Stati americani riferendosi ancora agli ucraina che sarebbero stati deportati -: quanti dei nostri cittadini la Russia riuscirà a uccidere prima di ammettere una sconfitta”.

“Rubano tutto: persone, grano, risorse e imprese industriali”

“Quanto ancora la Russia riuscirà a rubare all’Ucraina – ha proseguito -: grano, risorse, imprese industriali che gli occupanti semplicemente smontano e portano in Russia, così come le persone. Stanno rubando le persone”.

“A molte di loro sono stati portati via i documenti e sono passate attraverso i terribili campi di filtrazione della Russia, dove sono state maltrattate e intimidite. Queste sono persone. Ma per la Russia sono anche una risorsa”, ha spiegato il presidente ucraino.

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