Dopo l’incidente aereo di Nairobi dubbi sulla sicurezza del Boeing 737 Max. La Procura di Roma apre un’inchiesta per la morte degli 8 passeggeri italiani

Un altro Boeing 737 Max era precipitato a ottobre dello scorso anno

Dopo l’incidente aereo di Nairobi, dove hanno perso la vita anche 8 italiani, sorgono forti dubbi sulla sicurezza del Boeing 737 Max 8. Cina, Etiopia e Corea del Sud hanno bloccato a terra il nuovo aereo che il 29 ottobre scorso era stato già oggetto di un altro grave incidente: un modello identico era precipitato in mare poco dopo il decollo da Giacarta. Anche l’agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) ha annunciato, questa mattina, che sta “monitorando da vicino” la situazione in riferimento al Boeing dell’Ethiopian Airlines precipitato domenica mattina, con 157 passeggeri a bordo, 6 minuti dopo il decollo da Addis Abeb.

Ethiopian Airlines ha bloccato tutti gli aerei Boeing 737 Max. “A seguito del tragico incidente del 10 marzo – ha riferito la compagnia etiope – Ethiopian Airlines ha deciso di tenere a terra tutti i Boeing 737 Max. Non si conoscono ancora le cause della sciagura e la decisione è presa in via precauzionale. La compagnia diffonderà ulteriori informazioni non appena disponibili”.

La stessa decisione è stata assunta anche da Cayman Airways. Il ceo del vettore caraibico ha spiegato che, anche se la causa del disastro, non è ancora chiara, la sua compagnia ha deciso questa misura cautelativa per “mettere la sicurezza dei nostri passeggeri e degli equipaggi al primo posto”. La Corea del Sud ha avviato un’indagine “precauzionale” sul Boeing 737 Max 8 e anche le compagnie aeree cinesi hanno ricevuto l’ordine di sospendere l’uso del Boeing 737 Max.

Boeing non ha finora dato nuove indicazioni sulla messa a terra del suo modello. Il gruppo Statunitense spiega in una nota che la sicurezza “è la nostra priorità principale” e che “stiamo prendendo ogni misura per capire in pieno gli tutti aspetti dell’incidente, lavorando in stretto contatto con i team investigativi e tutte le Authority coinvolte”. L’indagine “è alle sue fasi iniziali, ma a questo punto, secondo le informazioni disponibili, non abbiamo alcuna base per dare indicazioni agli operatori”.

Air Italy, che ha nella sua flotta 3 Boeing 737 Max 8, afferma che “la sicurezza dei nostri passeggeri è da sempre la principale priorità. “Con riguardo al B737 Max 8 e a tutti gli aeromobili operativi in flotta – spiega una nota -, la compagnia si trova in piena conformità con le disposizioni delle autorità aeronautiche e alle procedure operative e direttive del costruttore. La compagnia è in costante contatto con le autorità e ne seguirà le direttive con l’obiettivo di garantire un servizio improntato alla massima sicurezza del volo”.

Intanto la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta in relazione alla morte degli 8 italiani che si trovano a bordo del volo dell’Ethiopian Airlines. Il procedimento, coordinato dal procuratore Giuseppe Pignatone, è al momento senza indagati e ipotesi di reato. Nello schianto hanno perso la vita, oltre l’archeologo e assessore ai Beni culturali della Regione Sicilia, Sebastiano Tusa, anche il presidente dell’Ong Link 2007, Paolo Dieci, quattro membri di una onlus di Bergamo e due ragazze impegnate nel programma alimentare mondiale dell’Onu.