Istigazione al terrorismo, condannato a 2 anni e 6 mesi l’Imam somalo che voleva colpire la Stazione Termini e inneggiava alla Jihad. Una sentenza destinata a fare scuola

Un somalo di 21 anni è stato condannato a 2 anni e 6 mesi con l'accusa di istigazione al terrorismo. Predicava la guerra Santa e voleva colpire Roma

Diceva di essere pronto a colpire la stazione Termini di Roma in nome della Jihad. E per questo oggi un somalo di 21 anni è stato condannato a 2 anni e 6 mesi (pena ridotta per aver richiesto il rito abbreviato) di reclusione con l’accusa di istigazione al terrorismo. Il giovane era stato arrestato lo scorso mese di marzo in un centro d’accoglienza di Campomarino (Campobasso). Il somalo fu filmato e intercettato dalla Polizia.”C’è una strada più semplice: quella di attrezzarsi e farsi saltare in aria”, diceva il giovane in alcune telefonate intercettate. E ancora: “Cominciamo dall’Italia, andiamo a Roma e iniziamo dalla stazione”. “Allah ha ordinato di uccidere i suoi nemici”. Telefonate che gli sono valse la condanna per istigazione alla guerra santa.

SENTENZA CHE FA SCUOLA – A denunciare il giovane somalo furono gli stessi compagni del centro d’accoglienza. Ora la condanna è destinata a fare scuola visto che si tratta della prima sentenza di condanna in Italia per istigazione al terrorismo. Per una condanna del genere non è prevista la sospensione della pena. L’accusa, che aveva chiesto una condanna a sette anni e otto mesi, riteneva che il giovane fosse in procinto di partire per la Siria, dove aveva agganci tra i terroristi, oltre a essere pronto a colpire la stazione di Roma. La condanna è arrivata velocemente, a soli tre mesi dal fermo, e questo rappresenta per la Procura un successo oltre al fatto che è stata accolta l’aggravante del terrorismo. Il procuratore D’Alterio, parlando con la stampa locale, ha voluto sottolineare la “collaborazione che si è avuta con le persone di fede islamica” per arrivare alla condanna del somalo. L’avvocato difensore del somalo, invece, attende le motivazioni della sentenza prima di esporsi e decidere sull’eventuale ricorso in appello.