Panicucci e Brachino si fanno i dispetti. A Mediaset è guerra di nervi

di Marco Castoro

A Mediaset tira aria di bonaccia. Il transatlantico va a velocità di crociera. Tutto sembra tranquillo, seppure il rosso in bilancio faccia preoccupare il comandante e la truppa. Sotto coperta, tuttavia, cova l’ammutinamento. O almeno se ne avvisano le prime schermaglie. Si ha l’impressione che l’agente Lucio Presta stia sferrando un attacco al direttore dell’informazione Mauro Crippa. Obiettivo della disfida è avere l’ultima parola sui conduttori delle trasmissioni del Biscione. Di rimbalzo si sconfina anche dentro i confini di Videonews. Ad aprire le ostilità ci ha pensato Federica Panicucci che ha fatto di tutto per non avere Claudio Brachino come compagno di viaggio a Mattino 5. In un primo momento Crippa ha preso tempo, se non altro per non far indispettire Presta con il quale c’è da rinnovare il contratto di Paolo Bonolis. In un secondo tempo però si è deciso di imporre Brachino, nonostante i capricci della conduttrice appartenente alla scuderia del noto agente. Le schermaglie tra Brachino e Panicucci proseguono anche in video. Perfino il telespettatore più disattento di Mattino 5 se ne accorge. Morale della favola: l’aria che si respira tra gli studi televisivi è molto tesa. Comunque, Brachino ha avuto un buon esordio: lo share è cresciuto di un paio di punti.

Del Debbio, avvio in sordina
Prima uscita, prima sconfitta per Paolo Del Debbio e la sua striscia quotidiana di Quinta colonna. Lilli Gruber (che va detto ospitava il campione di ascolti Matteo Renzi) ha doppiato il competitor di Retequattro: 1.245.000 telespettatori con il 4,22% di share per Del Debbio contro 2.701.000 e 9,09% del programma di La7.

Tg4, il preferito dal Cav
Ormai è palese. Il tiggì dei canali Mediaset più gradito da Silvio Berlusconi è il Tg4 di Giovanni Toti. Nemmeno ai tempi di Emilio Fede l’attaccamento era così netto, quasi sfacciato. Lo sceglie per i videomessaggi, per le dichiarazioni in anteprima. Anche l’altro giorno ha percorso il Transatlantico per cercare il cronista del Tg4, nonostante fosse circondato e inseguito da taccuini e microfoni. A questo punto Toti è autorizzato a chiedere un aumento di stipendio, oppure un terzo incarico, che per lui sono come le ciliegie, uno tira l’altro.

D’Urso la preferita del Cav
La primavera di Barbara D’Urso è da incorniciare. Oltre agli ascolti in crescita che la domenica le permettono di battere Lorella Cuccarini su Raiuno, c’è da registrare anche l’encomio ricevuto dal Cavaliere a Pomeriggio Cinque: “Le faccio i complimenti per la straordinaria capacità di conduttrice che hai”, recitava il post.

Il rinfresco di Comanducci
Il vicedirettore generale Gianfranco Comanducci ha salutato con un rinfresco i suoi colleghi Rai. Per lui è arrivata la data della pensione dopo 43 anni di milizia. La festicciola era strettamente riservata ai direttori di Viale Mazzini. Per tutti l’appuntamento è al corcolo Rai che vedà Comanducci nel ruolo di consulente.