“Perdersi” i figli durante le vacanze di Natale, gli italiani sono secondi in Europa. Centri commerciali e piazze affollate sono i luoghi più pericolosi

Giorni di festa e di vacanze soprattutto per i bambini che si divertono ad accompagnare i loro genitori a fare acquisti. Ma capitano spesso che si perdono

Giorni di festa e di vacanze soprattutto per i bambini, che si divertono ad accompagnare i loro genitori durante gli acquisti e la spesa per le feste in luoghi affollati come centri commerciali e mercatini allestiti nelle piazze o strade più famose delle città. I più fortunati vengono portati nei parchi divertimento, come Disneyland Paris, o Gardaland, oppure sulle piste da sci per una bella settimana bianca. Ma bisogna fare attenzione, secondo un recente sondaggio del potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, una famiglia italiana su cinque “smarrisce” i propri bambini durante le festività. Niente paura però, solitamente li ritrovano dopo breve tempo, in media 7 minuti.

La ricerca di Jetcost fa parte di uno studio sulle vacanze degli europei con la famiglia, in particolare sulle famiglie con bambini. Sono stati selezionati 3.000 genitori, 500 per nazionalità tra britannici, spagnoli, italiani, tedeschi, portoghesi e francesi, con età superiore ai 18 anni, almeno un figlio tra i 3 e i 10 anni, e che avessero trascorso le vacanze di Natale in famiglia almeno una volta negli ultimi due anni.
Per prima cosa gli è stato chiesto se gli fosse mai capitato di “perdere” i figli per un breve periodo durante le vacanze di Natale e, uno su cinque (il 19%) ha detto di sì. A coloro che hanno dato risposta affermativa è stato poi chiesto dove fosse successo, e queste sono state le risposte più frequenti:

1. In un centro commerciale
2. In un mercatino nella piazza di una città
3. Sulle piste da sci
4. In un parco a tema
5. Nell’albergo dove eravamo in vacanza

Tutti i genitori intervistati che hanno ammesso di aver smarrito i figli, hanno risposto anche alla domanda su dopo quanto tempo li hanno ritrovati, e la media è stata di sette minuti. Ma come hanno fatto? I due terzi (il 65%) ha detto di aver chiesto aiuto ad altri membri della famiglia o amici per cercarli, mentre più di due su cinque (il 40%) si è fatto aiutare da estranei; solo uno su dieci si è rivolto alle forze dell’ordine. Inoltre, il 48% di quelli che non hanno voluto coinvolgere le forze dell’ordine, ha spiegato di non averlo fatto “perché si vergognava”.

A livello europeo gli italiani non sono messi bene in quanto a “distrazione” con i loro bambini. Ecco le percentuali, per nazionalità, dei genitori che hanno smarrito almeno una volta i figli:

1. Spagnoli 22%
2. Italiani 20%
3. Tedeschi 19%
4. Portoghesi 18%
5. Britannici 16%
6. Francesi 12%

Un portavoce di Jetcost ha dichiarato: “E’ già difficile tenere gli occhi addosso ai nostri figli 24 ore al giorno durante le vacanze, e lo è ancora di più farlo in luoghi affollati da persone che corrono per lo shopping natalizio dell’ultima ora, cercano le occasioni o semplicemente passeggiano tra le bancarelle. Se siamo in vacanza in una città che non è la nostra, i genitori devono stare ancora più attenti del solito. Nei mercatini di Natale, sulla neve o nei parchi divertimento bisogna avere mille occhi, ma la nostra raccomandazione, ad esempio, se vanno a fare shopping nei centri commerciali o nelle piazze, è di affidare i figli alle strutture apposite per i bambini che hanno molti di questi luoghi commerciali o hotel, in modo da prendersi anche un momento di pausa per loro. I piccoli si divertiranno e staranno al sicuro, loro potranno dedicarsi a uno shopping più rilassato”.