Cyber-riciclaggio, la Polizia smantella un’organizzazione italo-spagnola. Gli attacchi hacker partivano da Tenerife. Ai vertici c’erano diversi italiani

Operazione internazionale di polizia di Stato e polizia spagnola per il contrasto alla criminalità finanziaria e al cyber-riciclaggio.

Cyber-riciclaggio, la Polizia smantella un’organizzazione italo-spagnola. Gli attacchi hacker partivano da Tenerife. Ai vertici c’erano diversi italiani

Operazione internazionale di polizia di Stato e polizia spagnola per il contrasto alla criminalità finanziaria e al cyber-riciclaggio. Smantellato nell’operazione “Fontana-Almabahía” un gruppo criminale italo-spagnolo a Santa Cruz di Tenerife. L’indagine – condotta dal Servizio Polizia postale e delle comunicazioni, dal Compartimento per la Puglia e dai poliziotti spagnoli, coordinata per la magistratura spagnola dal Giudice istruttore di Arona e per l’Italia dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari – è stata supportata a livello internazionale dalle Agenzie europee Eurojust ed Europol.

Il blitz ha colpito in particolare gli appartenenti a un clan criminale composto prevalentemente da cittadini italiani di stanza alle isole Canarie, in particolare nel sud di Tenerife, dedito alle frodi on-line e al riciclaggio di denaro. Gli accertamenti hanno consentito di ricostruire l’intera struttura piramidale dell’organizzazione composta da oltre 150 membri e di svelare il complesso sistema di frode e di cyber-riciclaggio.

Il sodalizio, avvalendosi di hacker specializzati in attacchi di phishing e vishing di ultima generazione e nell’uso di tecniche di ingegneria sociale, riusciva ad impossessarsi dei codici dispositivi dell’home banking di vittime in prevalenza italiane ma anche spagnole, inglesi, tedesche e irlandesi, disponendo bonifici bancari per migliaia di euro in favore di conti correnti spagnoli intestati a “muli” riciclatori, anche loro di nazionalità italiana, reclutati all’occorrenza e residenti in Spagna.

Le somme sottratte venivano in seguito riciclate attraverso l’acquisto di criptovaluta o reinvestite in ulteriori attività criminali, quali prostituzione, produzione e traffico di droga, traffico di armi, per un giro di affari di oltre 10 milioni di euro solo nell’ultimo anno.

Gli investigatori italiani, in collaborazione con gli omologhi in territorio spagnolo hanno partecipato, nell’ambito della vasta operazione conclusiva, alla cattura e all’arresto di 16 pluripregiudicati per truffa, frode informatica, ricettazione, stupefacenti e rapina, personalità di spicco del sodalizio criminale residenti su territorio iberico e al sequestro di 118 conti correnti bancari utilizzati per il riciclaggio. Il giro di affari documentato dagli inquirenti è di oltre 10 milioni di euro solo nell’ultimo anno.

Contemporaneamente in Italia, a Torino e Isernia, sono state eseguite due ordinanze di custodia cautelare in carcere in esecuzione di altrettanti mandati di arresto europei emessi dalla magistratura spagnola, nei confronti dei vertici dell’organizzazione.