Laparotomia, cos’è e in cosa consiste l’intervento a cui si sottopone il Papa

Il Papa si sottoporrà a un intervento di laparotomia a causa di un laparocele: cos'è, rischi, complicanze, tempi di recupero e guarigione.

Laparotomia, cos’è e in cosa consiste l’intervento a cui si sottopone il Papa

Papa Francesco è ricoverato al Policlinico Gemelli per sottoporsi a un intervento di laparotomia. Ma cos’è un intervento di laparotomia? Con questo termine si indicano tutte le tecniche chirurgiche effettuate attraverso un’incisione lungo la parete addominale. Questa operazione permette di intervenire direttamente nella cavità addominale e negli organi al suo interno.

Solitamente la laparotomia si svolge per esplorare gli organi o per procedere con un intervento chirurgico in caso di ostruzione intestinale. L’intervento viene effettuato in anestesia totale. Nel caso del Papa, secondo quanto spiegato dalla Santa Sede, l’operazione si è resa necessaria a causa di un “laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti”. Vediamo come funziona l’intervento di laparotomia e cos’è un laparocele.

Gli interventi di laparotomia: cosa sono, cosa viene fatto e quali sono i diversi tipi di operazione

In base alla zona addominale su cui si svolge l’intervento, esistono tre diverse tipologie di operazioni di laparotomia, con differenti tipologie di incisioni. La prima è la laparotomia vertice, che consiste in un’incisione verticale sull’addome e si divide in diversi tipi incisione: xifo-ombelicale, ombelico-pubica, trans-rettale alta, para-rettale bassa.

Poi c’è la laparotomia traversale: si tratta di incisioni orizzontali, che riguardano soprattutto pancreas e surreni e i casi di chirurgia ostetrico-ginecologica. Infine c’è la laparotomia obliqua: si tratta di una incisione obliqua, può essere l’incisione sottocostale di Kocher o un’incisione incisione iliaca di McBurney

Papa Francesco si sottoporrà all’intervento a causa di un laparocele: che cos’è e quali sintomi comporta

La Santa Sede ha comunicato che l’operazione si è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato, ovvero una sorta di ernia particolare (non è proprio un’ernia). Questa situazione si può creare a seguito del fallimento del processo di chiusura di una cicatrice chirurgica dopo un intervento. 

Si forma una protrusione che può dare alcune complicanze, come anche l’occlusione intestinale. Il trattamento consiste in un intervento che ricolloca il viscere fuoriuscito nella sua sede originaria, rinforzando inoltre la parete addominale. Solitamente il laparocele insorge a diversi mesi, se non anni, di distanza da un intervento.

Questa condizione si verifica più facilmente nelle persone anziane. Tra i sintomi più gravi possono esserci dolori addominali, nausea e vomito. Viene trattato, come detto, con un’operazione chirurgica che può variare in base alla tipologia di situazione: si cerca, comunque, di applicare un fissaggio dell’ernia.

Il Papa si sottopone a un intervento di laparotomia a causa di un laparocele: quali sono i tempi di recupero e guarigione

Per l’operazione si ricorre a una tecnica invasiva, che richiede poi un lungo periodo di convalescenza. I tempi di guarigione non sono quindi brevissimi. Innanzitutto, dopo l’operazione è necessario essere monitorati con attenzione per verificare il rischio di infezioni, coaguli di sangue e problemi respiratori o intestinali.

Di solito dopo l’operazione viene consigliato il riposo assoluto, evitando ogni sforzo, per circa 3-4 settimane. Dipende, ovviamente, dal tipo specifico di operazione e dalle eventuali complicazioni che possono insorgere dopo l’intervento, oltre che dalle condizioni del paziente stesso. Di certo, però, la guarigione non è immediata e sono richieste diverse settimane per un recupero completo.