Tutti in piazza per Gaza, attesi in 50mila a Roma. Conte: “È un genocidio”

Oltre 50mila persone attese oggi a Roma per la manifestazione Pd-M5s-Avs contro il genicidio a Gaza. Ieri la contro-iniziativa di Calenda & C.

Tutti in piazza per Gaza, attesi in 50mila a Roma. Conte: “È un genocidio”

Un corteo al centro di Roma per “fermare il massacro” a Gaza. È la mobilitazione, lanciata da Pd-M5S-Avs, che oggi raccoglierà le diverse anime contrarie al genocidio palestinese: dalle associazioni fino a gruppi spontanei di cittadini. Almeno 50mila i partecipanti attesi, per accogliere i quali le autorità hanno predisposto un massiccio sistema di sicurezza.

Controlli a tappeto

Le forze dell’ordine hanno predisposto controlli ad ampio raggio in città: dalle fermate metro lungo la direttrice che porta a piazza Vittorio fino ai caselli autostradali dove transiteranno decine di pullman con a bordo manifestanti in arrivo dalle altre regioni. L’appuntamento è per le 14 a piazza Vittorio. Da lì il corteo partirà diretto a San Giovanni.

Sul palco i leader con Jebreal, Lerner e Anna Foa

Sul palco, oltre agli interventi dei leader dei partiti promotori, Angelo Bonelli, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Elly Schlein, si alterneranno le testimonianze di attivisti e giornalisti. Tra questi Rula Jebreal, Gad Lerner, Anna Foa.

Interverranno anche Abubaker Abed, giornalista palestinese; Iddo Elam, giovane israeliano che ha rifiutato il servizio militare; Atef Abu Saif, ex-ministro palestinese di Al-Fatah e Feroze Sidhwa, medico chirurgo che ha operato a Gaza e testimoniato all’Onu.

L’Unione delle Comunità ebraiche italiane in trincea

Alla vigilia della manifestazione l’Unione delle Comunità ebraiche italiane ha espresso preoccupazione “per la scelta di difendere solo un popolo, quello palestinese, e non anche quello israeliano”. Per questo, sottolineando di “non riconoscersi in chi annuncia piani di svuotamento di Gaza dai suoi naturali abitanti”, gli ebrei italiani lanciano l’appello a “mostrare sempre entrambe le bandiere, mai una sola”.

Conte: “A Gaza c’è un genocidio”

Ieri Giuseppe Conte, ha rivendicato la scelta di schierarsi con la manifestazione: “A Gaza c’è un genocidio e non da oggi. Genocidio è una parola di cui mi assumo io la responsabilità e lo dico alla luce delle convenzioni Onu”, ha detto, “Non dovevamo aspettare 50mila palestinesi uccisi per organizzare una manifestazione unitaria e noi lo diciamo da tempo. Se di fronte a questo si fanno dei distinguo chi lo fa se ne assume le responsabilità. Di fronte a questo genocidio nessuno si può permettere di tirare in ballo l’antisemitismo. L’antisemitismo lo sta fomentando Netanyahu con la sua condotta criminale”.

Schlein: “In piazza senza ambiguità”

“Noi come Pd, insieme a M5s e Avs, abbiamo sentito la responsabilità di chiamare la piazza di sabato a Roma per rispondere a un’esigenza, che sentivamo salire forte dal basso, dai nostri militanti ed elettori. C’è stato un percorso fatto in Parlamento con una mozione unitaria, che si è tradotta in una piattaforma completa e senza ambiguità. Poi ben vengano iniziative diverse, sempre con l’obiettivo di fermare l’azione criminale di Netanyahu a Gaza”, ha detto invece Elly Schlein.

A Milano la Brigata Ebraica contesta Calenda e difende Netanyahu

Intanto ieri a Milano è andata in scena la manifestazione dei “separati in casa”, promossa da Azione, + Europa, Italia Viva e la frangia del Pd che si riconosce in Sinistra per Israele. Prima dell’evento, in programma al Teatro Franco Parenti, Carlo Calenda è stato criticato da una trentina di persone riunite in un presidio organizzato dalla Brigata Ebraica e Associazione Pro Israele. “Non si può paragonare Netanyahu ad Hamas. Calenda purtroppo continua a sbagliare secondo noi. Netanyahu è un leader democraticamente eletto. Dare sanzioni a Israele vuol dire dare un’arma a Netanyahu per andare in campagna elettorale e vincere una seconda volta. È questo che vuole Calenda?” ha detto Davide Romano, direttore del Museo della Brigata ebraica.

La kermesse è stata aperta dall’intervento di Matteo Renzi e chiusa da quello di Carlo Calenda. In mezzo gli interventi dal senatore Pd Graziano Delrio, Enrico Mentana e dall’eurodeputata Pina Picierno.