Il 12 novembre 2025 segna il 22° anniversario della strage di Nassiriya, una ferita ancora aperta nella memoria collettiva dell’Italia. In questa giornata, la Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace — istituita dalla legge 12 novembre 2009 n.162 — torna al centro dell’attenzione istituzionale, delle cerimonie nei comuni e della riflessione pubblica.
Ma cos’è accaduto a Nassiriya il 12 novembre del 2023? Quali saranno le cerimonie previste oggi e in quali città si terranno? In questo articolo troverai tutte le risposte a queste e altre domande!
Cosa accadde a Nassiriya
Ben ventidue anni fa, per la precisione nel novembre del 2003, in Iraq, un contingente italiano impegnato nella missione di pace denominata “Operazione Antica Babilonia” subì un attacco devastante a Nassiriya. Secondo le fonti, nell’attentato terroristico persero la vita 28 persone di cui 19 italiani: 12 carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili.
Una tragedia che causò un vero e proprio shock in Italia dove, per la prima volta dopo la Seconda Guerra Mondiale, la perdita di uomini in missione all’estero finì al centro del dibattito mediatico e politico.
Proprio in ricordo di quanto accaduto nel 2003, in molte città sono stati eretti monumenti dedicati ai Caduti di Nassiriya che richiamano non solo il sacrificio di allora ma anche – e soprattutto – la memoria dei militari e dei civili italiani impegnati in missioni internazionali di pace.
Le cerimonie del 12 novembre 2025
Come accaduto negli anni passati, anche per questo 22° anniversario sono state programmate cerimonie in diverse città italiane. Eccone alcuni esempi:
- A Spoleto si terrà una cerimonia in via dei Caduti di Nassiriya davanti al “Monumento ai Caduti di Nassiriya”
- A Andria, l’amministrazione comunale ha comunicato che alle ore 10:30 sarà deposta una corona d’alloro al rondò “Martiri di Nassiriya”
- A Modena, alle ore 9, è prevista la deposizione della corona al monumento ai Caduti per commemorare le vittime della strage
Queste iniziative, tra le centinaia che si celebreranno oggi in tutta Italia, mostrano come la memoria sia viva anche a livello locale, con i comuni che coinvolgono autorità militari, associazioni d’arma, familiari dei caduti, spesso in manifestazioni aperte al pubblico.
Le parole delle istituzioni
In un contesto in cui le missioni italiane all’estero, la pace e il ruolo internazionale dell’Italia sono temi in evoluzione, la Giornata del Ricordo assume anche una valenza simbolica. Insomma il ricordo delle vittime di Nassiriya è oggigiorno più importante che mai in quanto è diventato l’occasione per riflettere sul ruolo dell’Italia nelle missioni internazionali, sulle condizioni dei militari all’estero, e sul significato di “pace” nel terzo millennio.
Quel che è certo è che le istituzioni – in particolare i comuni che organizzano eventi – sottolineano come questa giornata dovrà chiarire due aspetti:
- Il dovere della memoria, affinché il sacrificio non venga dimenticato e sia un monito alle nuove generazioni
- L’impegno attuale: ricordando chi è caduto si chiede una continua attenzione al valore della pace, alla tutela dei diritti umani e al sostegno ai contingenti impegnati in zone di crisi
In quest’ottica, com’è facilmente intuibile, la ricorrenza assume tre dimensioni:
- Storica-commemorativa in quanto ricorda i fatti, le vittime e il dolore di una nazione intera
- Istituzionale-civica in quanto l’Italia nelle missioni all’estero svolte un ruolo decisivo in favore del “servizio per la pace”.
- Sociale-educativa perché, proprio tramite questo sentito ricordo, vengono celebrati dibattiti, vengono coinvolte le scuole e le associazioni
Perché oggi è importante ricordare quanto accaduto nel 2003 in Iraq?
In un contesto internazionale tanto turbolento e caotico, appare chiaro come le missioni di pace siano ormai un pilastro della politica estera. Proprio in questo contesto il ricordo di quanto accaduto a Nassiriya rafforza il valore di queste operazioni e ne richiama il senso di sacrificio per il mantenimento della pace. Celebrazioni che sono anche un occasione per le comunità locali, che spesso ospitano monumenti ai caduti, in quanto con tali eventi viene rafforzata la coesione civile.