L’ascesa dei prezzi dei carburanti non si arresta. Nonostante la brusca frenata delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati, alla pompa i rincari continuano a farsi sentire, con il gasolio che tocca i livelli più alti dal primo luglio scorso.
Secondo i dati elaborati da Staffetta Quotidiana e basati sulle comunicazioni dei gestori all’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, i principali marchi hanno ritoccato verso l’alto i listini consigliati. Q8 e Tamoil hanno aumentato di un centesimo al litro i prezzi di benzina e gasolio.
Nella rilevazione effettuata ieri alle 8 su circa 18 mila impianti, la benzina in modalità self service si attesta a 1,717 euro al litro, in leggero rialzo di un millesimo (1,725 euro nelle compagnie, 1,702 nelle cosiddette “pompe bianche”). Il diesel self sale a 1,678 euro al litro, con un incremento di tre millesimi (1,685 euro nelle compagnie, 1,664 nelle pompe bianche).
Prezzi dei carburanti ancora in salita: gasolio ai massimi da luglio
In modalità servito, la benzina raggiunge 1,857 euro al litro (+2 millesimi), mentre il gasolio tocca 1,816 euro (+4). Il Gpl resta stabile a 0,690 euro al litro, così come il metano a 1,405 euro al chilo e il Gnl a 1,222 euro al chilo.
Sulle autostrade, i prezzi medi restano sensibilmente più alti: benzina self a 1,816 euro al litro (servito 2,076), gasolio self a 1,778 (servito 2,042), Gpl 0,832 euro, metano 1,489 euro/kg e Gnl 1,280 euro/kg.
Il divario tra la discesa delle quotazioni internazionali e la tenuta dei prezzi interni riaccende il dibattito su trasparenza e tempistiche dei ribassi alla pompa. Gli automobilisti, intanto, continuano a fare i conti con un autunno di rincari che sembra non conoscere tregua.