L’ennesimo rinvio. Ormai quasi non fa più notizia. La Corte suprema indiana ha deciso di spostare a dopo le vacanze estive, che terminano il primo luglio, tutti i casi iscritti ieri, compreso l’avvio della discussione del ricorso dei fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone contro la polizia investigativa Nia. I giudici esamineranno quindi solo alcuni casi riguardanti la possibile applicazione della pena di morte. La decisione del presidente della Corte Suprema, Anil R. Dave, di rinviare l’esame è stata puramente tecnica ed ha riguardato non solo il caso dei Fucilieri di Marina italiani, ma tutti i 25 che dovevano essere discussi ieri. Questo perché in una seconda lista supplementare pubblicata sul sito internet della Corte due giorni fa è stato aggiunto all’ultimo momento un nuovo caso che si trascina da anni a vari livelli della giustizia indiana in cui gli imputati sono passibili di pena di morte. E pensare che gli stessi giudici indiani, nell’udienza del 9 aprile scorso, avevano stigmatizzato le tattiche, da loro definite dilatorie, della difesa italiana per rinviare l’inizio del processo.
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