L’addio di Totti alla Roma sbattendo la porta. “Era meglio morire. Mi hanno voluto accantonare. O Baldini o io, mi sono fatto da parte”

“La goccia che ha fatto traboccare il vaso? Il vaso si era già riempito, non c’è stata un’ultima goccia ma tante cose che mi hanno fatto riflettere, mi hanno fatto pensare. Non mi hanno mai reso partecipe, mi chiamavano quando erano in difficoltà: in due anni avrò fatto 10 riunioni, mi chiamavano sempre all’ultimo, come se mi volessero accantonare da tutto e dopo un po’ il cerchio si stringe e subentra il rispetto verso la persona. Ho cercato in tutti i modi di mettermi a disposizione e di portare qualcosa in più a questa società ma dall’altra parte il pensiero era diverso. Staccarmi dalla Roma? Oggi potevo anche morire, era meglio. Sicuramente non ho mai fatto e mai farò del male alla Roma, anche in questo momento”. E’ quanto ha detto Francesco Totti, nel corso della conferenza stampa al Coni, spiegando la decisione di dimettersi dalla Roma.

“Se il vaso è rotto – aggiunge l’ex capitano -, è difficile mettere i cocci al posto giusto. Con Baldini (Franco, dirigente As Roma ndr) un rapporto non c’è mai stato e mai ci sarà. Se ho preso questa decisione è perché penso che alla Roma ci siano degli equivoci, dei problemi interni della società. Uno dei due doveva uscire e mi sono fatto da parte io. Troppi galli a cantare non servono. Quando canti da Trigoria il suono non si sente perché l’ultima parola spettava a chi era a Londra – il riferimento a Baldini – Era inutile dire che pensavi, era tempo perso”.

“Il giocatore trova sempre un alibi – ha detto ancora Totti -, una scusa, quando le cose vanno male si dice che manca il presidente, il ds, nessuno della società che ci dice le cose. E questo crea problemi alla squadra, un danno. Il presidente deve essere più sul posto, quando vedono il capo i giocatori, i direttori, dal primo all’ultimo, sta sull’attenti, comincia a lavorare come dovrebbe. Quando non c’è il capo, fanno come gli pare”.

“Il pensiero fisso di alcune persone era levare i romani dalla Roma – ha aggiunto – e alla fine è prevalsa la verità: sono riusciti ad ottenere quello che volevano. Da otto anni a questa parte, da quando sono arrivati, gli americani hanno cercato in tutti i modi di metterci da parte, hanno voluto questo e ci sono riusciti”.

“Ce ne sono tante di cose che posso fare – ha detto Totti parlando del futuro -, sto valutando tranquillamente. Questo mese valuterò tutte le offerte che ci sono sul piatto e quella che mi fa stare meglio la prenderò con tutto il cuore. Se prenderò una decisione, sarà quella positiva. Di chi è la colpa? Non sto a indicare un colpevole, è stato fatto un percorso, non è stato rispettato e alla fine ho fatto questa scelta. Di promesse ne sono state fatte tante ma non sono state mantenute per quello che io volessi”.