Rai, alla faccia della rottamazione. Renzi e Berlusconi trattano per la presidenza. La solita lottizzazione di viale Mazzini

Chi si aspettava la rottamazione sulle scelte per il consiglio d’amministrazione della Rai è rimasto ampiamente deluso. Eppure il premier, Matteo Renzi, solo qualche mese fa procedeva sdoganando lo slogan: “I partiti fuori dalla Rai”. Le scelte della Commissione di Vigilanza hanno detto esattamente il contrario. Ecco i sette nuovi membri del Cda Rai eletti dalla commissione di Vigilanza: Rita Borioni, Guelfo Guelfi, Franco Siddi, Paolo Messa, Carlo Freccero, Arturo Diaconale e Giancarlo Mazzuca. Freccero era stato proposto da Beppe Grillo e sostenuto da Sel. All’attacco anche il leader della minoranza del Pd, Pier Luigi Bersani: “Avevano detto via i partiti, hanno messo le correnti”. Minoranza dem che aveva proposto per il nuovo cda provocatoriamente Ferruccio de Bortoli. L’ex direttore del Corriere della Sera che nel suo editoriale d’addio a via Solferino aveva stroncato Renzi e la sua presunta rottamazione.

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Oggi si concluderà invece la partita per le poltrone da direttore generale e da presidente. Il nuovo dg, che prenderà il posto di Luigi Gubitosi, dovrebbe essere Campo Dall’Orto. Per la presidenza ci sono invece ancora alcuni nodi da sciogliere. Sempre per la solita logica che tocca accontentare le richieste dei partiti. Il premier, non nuovo a colpi di teatro, potrebbe presentare anche un nome a sorpresa. Prende sempre più quota quello della direttrice di RaiNews24 Monica Maggioni. Che, però, deve essere gradito in casa Forza Italia.  I nomi che circolano sono sempre gli stessi da giorni. C’è il vicepresidente di Confindustria, Antonella Mansi, si diceva che potrebbe essere accettata pure da Berlusconi. Anche se Gasparri ha affermato: “Non la conosco. Non si è mai occupata di Rai”. Resta in corsa Tinni Andreatta, attuale direttore di Rai Fiction. Ma anche Patrizia Grieco, presidente di Enel.