Basta un sì al referendum contro il diabete. La Lorenzin la spara grossa, e i 5 Stelle accusano: “Come Wanna Marchi”

Basta un sì per avere cure migliori. La ministra della Salute Lorenzin sta conducendo la propria battaglia referendaria usando un’argomentazione sensibile.

Basta un sì per avere cure migliori. La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, sta infatti conducendo la propria battaglia referendaria usando un’argomentazione molto sensibile, e che peraltro è stata già usata dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e dalla minstra delle Riforme, Maria Elena Boschi. L’approvazione della riforma stopperebbe “i fenomeni migratori degli gnu, con pazienti costretti a muoversi da nord a sud”, ha sostenuto la Lorenzin.

REPLICA
Ma il ragionamento ha fatto irritare non poco i sostenitori del “No”. “La Boschi e la Lorenzin sono vergognose. Utilizzano le sofferenze dei malati, anche quelli in fase terminale con tumori, per incutere insieme timore e speranze e racimolare qualche disperato si alla chiamata elettorale del 4 dicembre. Neanche Wanni Marchi si spingeva forse a tanto!”, hanno accusato, in maniera compatta, i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato. Anche Claudio Giustozzi, segretario dell’associazione nazionale Giuseppe Dossetti, ha bocciato con fermezza la tesi della Lorenzin: “Il diritto alla tutela della salute resterà di fatto sottoposto a criteri di sostenibilità finanziaria e di equilibrio di bilancio. Non si può più speculare sulla salute di chi sta male: Lorenzin spieghi come funzioneranno i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), con quali fondi saranno finanziati e chi gestirà questi denari, oppure la smetta di mistificare la realtà alle spalle di chi sta male. Altrimenti arriveremo, sotto il referendum, a promettere la disponibilità di un milione di nuovi posti letto”.

Toni altrettanto accesi da parte del movimento Possibile, fondato da Pippo Civati: “Reduce dai successi del Fertility Day, soprattutto sul versante comunicativo, non è sembrato vero ai bastosi del sì mandarla allo sbaraglio sul tema che padroneggia meglio, la Sanità. Lorenzin spiega che se vince il Sì, dopo l’elegante riferimento ai malati di tumore della ministra Boschi, sarà soprattutto chi è malato di diabete a ottenere i maggiori benefici. Sì, perché essendo la tutela della Salute in capo allo Stato – come competenza esclusiva – tutti avranno la stessa qualità di cure, gli stessi strumenti, le stesse possibilità di accesso”.