Il bollettino di oggi: 7.224 nuovi contagi e 49 morti. L’indice di positività scende al 3,3%. Tutta Italia resta in zona bianca

Gli attualmente positivi al Covid in Italia, secondo i dati contenuti nel bollettino giornaliero del ministero della Salute, sono 131.462.

Il bollettino di oggi: 7.224 nuovi contagi e 49 morti. L’indice di positività scende al 3,3%. Tutta Italia resta in zona bianca

In calo il numero di nuovi casi di Coronavirus in Italia. Secondo i dati contenuti nel bollettino giornaliero del ministero della Salute, sono 7.224 contro i 7.260 di ieri (-36). Il numero di tamponi eseguiti è pari a 220.656 (ieri 206.531) e l’indice di positività scende dal 3,5% al 3,3%. I decessi registrati oggi sono 49 (ieri 55), portando a 128.683 il totale di vittime all’inizio dell’epidemia in Italia.

Gli attualmente positivi, sempre secondo quanto riferisce il bollettino giornaliero, sono 131.462 (ieri 130.502), le persone in isolamento domiciliare 127.315 (ieri 126.415). Per quanto riguarda i ricoveri, oggi si registra un incremento di 65 unità, portando il totale a 3.692. Ma le terapie intensive sono in decremento di 5, gli attuali ricoverati sono 455; in calo gli ingressi giornalieri in questo reparto, oggi sono stati 26 contro i 40 di ieri.

La regione con il maggior numero di nuovi casi rimane la Sicilia, con 1.508 contagi in più, seguita da Toscana (+700), Lazio (+661), Emilia Romagna (+637), Campania con (+539), Veneto (+505) e la Lombardia (+504).

Il Report della Cabina di Regia. Tutta Italia resta in zona bianca.

L’incidenza settimanale a livello nazionale è stabile e si mantiene sopra la soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. Diciotto Regioni/PPAAA sono classificate a rischio epidemico moderato; le restanti 3 sono classificate a rischio basso. “L’attuale impatto della malattia COVID-19 – riferisce il report della Cabina di Regia – sui servizi ospedalieri è in aumento ma, complessivamente, ancora al di sotto delle soglie di allerta. La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica”.

La circolazione della variante delta è largamente prevalente in Italia (leggi l’articolo). “Questa variante – scrive ancora la Cabina di regia nel report settimanale – è dominante nell’Unione Europea ed associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale. Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.

È opportuno realizzare un capillare tracciamento, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini per realizzare il contenimento dei casi; mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.

È stabile l’incidenza settimanale a livello nazionale: 69 per 100.000 abitanti (09/08/2021-15/08/2021) vs 68 per 100.000 abitanti (02/08/2021-08/08/2021), dati flusso ISS. L’incidenza rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.

Nel periodo 28 luglio – 10 agosto 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,1 (range 1,00– 1,27), in diminuzione rispetto alla settimana precedente ma al di sopra della soglia epidemica. Si osserva una diminuzione anche dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1.08 (1.03-1.13) al 10/8/2021 vs Rt=1.2 (1.14-1.25) al 3/8/2021) che si mantiene tuttavia al di sopra della soglia epidemica. La elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità (qui il dettaglio) va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità.

18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato, secondo il DM del 30 Aprile 2020. Le restanti 3 Regioni risultano classificate a rischio basso.

Nessuna Regione/PA, riferisce ancora il bollettino settimanale della Cabina di regia, supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in aumento al 4,9% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in aumento da 322 (10/08/2021) a 423 (17/08/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 6,2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 2.880 (10/08/2021) a 3.472(17/08/2021).

Dodici Regioni/PPAA riportano allerte di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

Stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (15.021 vs 15.026 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti aumenta leggermente (33% vs 32% la scorsa settimana). In lieve diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.

La circolazione della variante delta è ormai largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale. Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità. È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.